L'inganno a tavola. Le bugie delle industrie e dei governi sulla sicurezza dei cibi geneticamente modificati (Jeffrey M. Smith)

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Voglio parlarvi di un libro denuncia sulle bugie delle industrie e dei governi sulla sicurezza dei cibi geneticamente modificati. Un argomento interessante e più che mai attuale.
Questa tematica ci permette, con l’aiuto di questo testo, di fare alcune importanti considerazioni.

Ottimismo diffuso nei confronti degli OGM
Dopo anni di investimenti e di ricerca le biotecnologie sono ormai entrate nella fase dello sviluppo e della realizzazione di prodotti e dell'impiego nelle varie applicazioni commerciali ed industriali.
Opinioni diffuse ritengono che l'introduzione di organismi geneticamente modificati possa comportare molteplici e positive ricadute, con particolare riguardo alle rese produttive e all’abbassamento dei costi di produzione e altri vantaggi.
Questo ottimismo nei confronti degli OGM porta a pensare che l'agricoltura possa svolgere un ruolo di ulteriore crescita e di sviluppo, trasformandosi in una forza trainante dotata di notevole capacità di trascinamento di altre attività di produzione e di servizi.
Il libro vuole mettere in guardia da questo pensiero unico che trova la soluzione di tutti i problemi del mondo nell’applicazione degli OGM.
La complessità e l'importanza del tema impongono che le riflessioni tengano conto del rapporto rischi benefici conseguenti all'impiego su larga scala delle biotecnologie in agricoltura, e sull'esame congiunto di fattori etici, ambientali, sanitari ed economici.
Mi sembra importante e quanto mai opportuno evitare, in questo campo, due opposte posizioni, egualmente inaccettabili: l’oscurantismo e il determinismo. Né l’uno né l’altro sarebbero giustificabili: il primo, perché bloccherebbe il giusto avanzamento della ricerca scientifica e del progresso tecnologico, e ciò non sarebbe vantaggioso per il camino dell’umanità e il suo futuro; il secondo, perché implicherebbe - di fatto - che quanto è tecnicamente possibile sia per ciò stesso sempre e in ogni caso umanamente valido ed eticamente legittimo; non è così!
L’atteggiamento da ricercare è quello di un giusto equilibrio, di una razionalità illuminata, senza nessun pregiudizio, ma con la consapevolezza dei possibili rischi.

Incertezza sugli OGM
Sull’uso degli OGM in campo agro-alimentare la comunità scientifica è oggi divisa.
Almeno un 50 % parla di pericoli per la salute, per la salubrità dei cibi e la tutela della natura, fino a paventare una possibile serie di effetti a catena che metterebbero in crisi il rapporto uomo-natura e il sistema-vita sul pianeta.
Allora se non si ha la certezza non è giusto voler imporre gli OGM a tutti…
Il senso della responsabilità deve prevalere sulla logica del solo rischio o, come si usa dire oggi, del "danno calcolato".

Evitare la legge della giungla
Un’altra denuncia che emerge in maniera chiara da questo libro è il pericolo di una sempre maggiore concentrazione del "sapere/potere" biotecnologico nelle mani di pochi grandi gruppi, in grado di limitare pesantemente l’autonomia degli agricoltori e di ridurre la loro capacità di scelte e di potere contrattuale. Questo pericolo è già visibile nelle clausole dei contratti imposti agli agricoltori nei Paesi del terzo mondo dove si stanno diffondendo le coltivazioni transgeniche, con i vincoli loro imposti. E’ importante e quanto mai necessario, come esce da queste considerazioni, a mio avviso estremamente interessanti, un nuovo contratto mondiale.
Si tratta di dare delle regole per non far prevalere la legge della giungla, con un progressivo processo di violenza del grande nei confronti del piccolo. Segnali preoccupanti di un simile trend sono già visibili a livello mondiale.

• Libertà dei consumatori
In primo luogo, vale la pena di domandarsi se l'introduzione di OGM risponda o meno ad una reale esigenza di sviluppo dell'agricoltura, soprattutto nell'attuale momento in cui i consumatori tendono a privilegiare la tipicità, la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari.
In secondo luogo, in mancanza di adeguate conoscenze sulle conseguenze sull'ambiente e sull'uomo dell'uso dei prodotti transgenici, appare di fondamentale rilievo, quanto meno, l'affermazione del diritto all'informazione completa e corretta sul contenuto degli alimenti.
Deve esserci, a mio parere, la libertà di scegliere i prodotti che si vogliono consumare.

Brevetti cappio per i più deboli
Inoltre l’estensione automatica della disciplina brevettuale alla materia vivente può avere effetti gravi specialmente per il terzo mondo, fino a compromettere le legittime aspettative di sviluppo di quei Paesi.
Per gli agricoltori del Sud del mondo sarà molto difficile acquistare un brevetto, perché i costi saranno proibitivi, e questo comporterà che i grandi leader del settore aggiungano un ulteriore fattore di sfruttamento alle condizioni già pesanti in cui si dibattono le economie più povere del pianeta.
Il libro così si esprime: “Le grandi multinazionali i “giganti del biotech” stanno usando l’ingegneria genetica per arrivare a controllare le nostre vite i nostri sistemi alimentari attraverso la menzogna e la paura.”
Al monopolio delle sementi si sta aggiungendo in questi ultimi anni l’estendersi del monopolio delle terre e delle acque. In questo modo, il dominio sarà totale!

• Soluzione alla fame del mondo: una bufala…
A favore della diffusione dei prodotti transgenici, si porta spesso l’argomento della fame; ma la situazione di fame esistente nel mondo ha pochissimo a che vedere con tecniche agricole di produzione; essa è per lo più legata ad una diseguale distribuzione delle ricchezze del pianeta ed è quindi soprattutto un problema politico, di democrazia economica e di giustizia sociale.
Ecco l’interrogativo determinante e fondamentale per comprendere questo discorso: siamo sicuri che l’estensione delle colture transgeniche, invece che risolvere, non aggravi la situazione già precaria dei Paesi del terzo e quarto mondo?

Considerazioni sul libro
In netto contrasto con le rassicurazioni della propaganda ufficiale, questo libro evidenzia le macchinazioni e i progetti delle industrie biotech, dei governi e dei media per nascondere all’opinione pubblica i pericoli e i rischi degli OGM.
L’autore Jeffrey M. Smith, con uno stile avvincente riesce a richiamare attenzione su questo tema così attuale denunciando le bugie delle industrie e dei governi…
Un libro coraggioso che non risparmia critiche a nessuno.
Cosi termina l’autore il suo scritto:
"Sebbene abbia usato il termine “bugie” per descrivere le affermazioni secondo cui gli OGM sono sicuri, ritengo che molte delle persone che lo affermano non siano bugiarde. Piuttosto credo che si siano fatte affascinare da un mito. Benché diffuso intenzionalmente, quel mito ha preso il sopravvento ed è ora un presupposto di base dell’industria alimentare e di alcuni governi".
Un mito quindi da sfatare attraverso una presa di coscienza e una riflessione da parte di tutti.
C’è proprio bisogno, a mio avviso, di aprire gli occhi e non lasciarsi influenzare da questi grandi proclami che portano avanti interessi di parte.
Il dibattito è molto aperto tra i favorevoli e i contrari agli OGM, penso che questo libro aiuti a riflettere sui pericoli che queste moderne tecnologie possono portare, senza catastrofismi, ma con un estremo senso di realtà…

 

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