Il Cantico dei Cantici

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Devo dire che il Cantico dei Cantici è uno strano libro, entrato a far parte del canone della Bibbia.
Come mai un testo così sensuale ed erotico ha a che fare con Dio?
Come mai le nudità frementi, i piaceri segreti, le bevande inebrianti, le sorgenti nascoste, le vegetazioni lussureggianti, i venti carichi di aromi e di sensualità dei 117 versetti di questo poemetto biblico, fatto di sole 1250 parole ebraiche, sono entrate nella sacra Bibbia?
Ho cercato di dare una risposta approfondendo questo tema, e ho trovato come nell'ebraismo la sessualità ha un significato ampio e positivo ed è lontano dal concetto di peccato, perché è parte della vita dell'uomo e della donna.
Se vista sotto questo aspetto positivo la sessualità favorisce in pratica il contatto con la spiritualità, non lo allontana e permette al popolo, secondo la dottrina ebraica, di adempiere al suo dovere principale che è quello di compiere la volontà divina.
Si è costruito intorno alla Bibbia, a mio avviso, una specie di muro di omertà, che ha nascosto e nasconde, una serie di fatti, considerazioni e vissuti, totalmente diversi da come sono stati e tuttora sono veicolati.
È per reazione a questo senso "letterale" e "sensuale" che ben presto la riflessione e la tradizione della Chiesa Cattolica trasformò quelle carni e quei paesaggi in metafora e allegoria...
Bisognava togliere quell'umanità, fatta anche di erotismo e sensualità.
Ecco quindi che sono nate le interpretazioni mistiche di vari santi, che hanno vissuto il cantico dei cantici come un amore sensuale, ma indirizzato esclusivamente a Dio e a Gesù Cristo.
Però il Cantico parla effettivamente di amore tra due innamorati che si uniscono anche nell'atto sessuale ed è considerato uno fra i più begli esempi della letteratura universale.

"Che lui mi baci con i baci della sua bocca.
Più dolci del vino sono le sue carezze,
più inebrianti dei suoi profumi.
Tu stesso sei tutto un profumo;
vedi, le ragazze si innamorano di te!
Prendimi per mano e corriamo.
Portami nella tua stanza, o mio re.
Godiamo insieme, siamo felici.
Il tuo nome è più dolce del vino.
A ragione le ragazze si innamorano di te!" (CdC 1,1-4).
Secondo alcune interpretazioni ebraiche il poema nasce come raccolta di canzoni d'amore popolari, trasformandosi poi in poema nuziale.
Leggendo questo poema si scopre: un'atmosfera di gioia, riferimenti alla natura e alla grazie e delicatezza della donna, che fanno da sfondo a una vicenda d'amore giovanile, quasi adolescenziale.
Indiscutibilmente è un testo di poesia con forti venature erotiche e questa lettura permette di vedere il Cantico dei Cantici, non esclusivamente all'interno di una interpretazione allegorica come sostenuto dalla Chiesa Cattolica.
"Mi baci con i baci della sua bocca" è interpretato come bacio del perdono su tante infedeltà, perché la tradizione cattolica non ha esitato ad attribuirgli un senso unico, figurato, allegorico, incanalando la sessualità verso una dimensione spirituale.
Questo libro, per il forte contenuto erotico ha fatto sì che la Chiesa controllasse con maggior accortezza ogni interpretazione deviante dal senso allegorico.
La sacralità della Bibbia impedisce qualsiasi interpretazione che voglia dar credito ad un discorso che sia esplicitamente amoroso, sensuale.
Ma che dire di questi passi?
"Quanto sono belli i tuoi piedi dentro le calzature, o figlia del principe.
Le curve dei tuoi fianchi sono quasi monili fabbricati dall'artigiano.
Il tuo ombelico è una coppa tornita, non vuota di bevanda.
Il tuo ventre è quale un mucchio di grano custodito dai gigli.
Le tue coppe quali due caprioli gemelli.
Il tuo collo torre d'avorio.
I tuoi occhi son come le vasche di Hesebon alla porta di Bathrabin,
il tuo naso quasi una torre da Libano che guarda a Damasco.
Il tuo capo come la porpora del re, di perfetto lavoro.
Quanto sei bella, e quanto ammirevole, carissima, in delizia.
Il tuo portamento è di palma,
le tue mammelle son grappoli d'uva.
Ho detto salirò sulla palma e ne coglierò i frutti
e saranno le tue mammelle come grappoli della vigna,
quella bocca avrà profumo di mela.
La tua bocca è come vino ottimo degno di essere bevuto dal mio diletto,
d'essere gustato dalle sue labbra e dai suoi denti" (CdC 7, 1-10).
Abbiamo di fronte una poesia che esprime la gioia innocente dei sensi, il desiderio che attrae la fanciulla al giovane per la forma dei loro corpi, un inno all'amore sensuale senza falsi pudori.
Percui non si dovrebbe vedere niente di impudico nelle immagini che nominano e lodano i corpi giovanili, nelle loro parti nude, con paragoni di una realtà elementare, di animali, alberi, frutti, monti, aromi.

Sembra quasi che gli autori si siano lasciati trasportare da una poesia, da una musicalità e da un lirismo degni dei più grandi poeti, in un'esaltazione dell'amore sensuale.
"Vieni amore, andiamo nei campi, passiamo la notte tra i fiori.
Laggiù ti darò il mio amore" (Cdc 7,12-13).
E lui ancora: "come sei bella amica mia, come sei bella" (Cdc 4,1).
"Le tue labbra somigliano ad un filo scarlatto e la tua bocca è graziosa" (Cdc 4,3).
"Quanto sono dolci le tue carezze ... le tue carezze sono migliori del vino" (Cdc 4,10).
E lei dice: "come sei bello amico mio, come sei da amare" (Cdc 1,16).
Dunque questa coralità dell'amore sensuale, della bellezza delle forme del corpo, questo susseguirsi di appassionate dichiarazioni è forse un'allegoria dell'amore platonico?
"Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d'amore" (Cdc 5,1).
Si direbbe proprio che è una esaltazione dell'amore in senso fisico.
Quindi per la Bibbia l'atto sessuale: fare "l'amore" è un aspetto fondamentale nella vita degli individui e un momento pieno ed importante della vita. Se è vissuto nella tenerezza e nell'amore, l'atto sessuale diventa vero scambio di amore, completa la coppia, sublima lo spirito, è vera unione di spirito, anima e corpo.
Allora ne deriva che una espressione d'amore autentica e passionale, non deve essere interpretata come un allontanarsi dai pensieri puri, dalla religione, da Dio ...
Anzi l'amore, espressione di unione tra uomo e donna, anche nell'atto sessuale non è altro che quella "carne sola" di cui parla la stessa Bibbia.
Dunque il cantico va letto con il giusto spirito apprezzando la bellezza dell'amore!

 

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