DEI VERBUM

Siamo di fronte alla Costituzione Dogmatica sulla Divina Rivelazione, pubblicata il 18 novembre 1965.

Nella Dei Verbum si sottolinea la centralità della Parola divina. “La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso di Cristo, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della parola di Dio che del Corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli” (n.21).

Però dobbiamo riconoscere che, pur proclamando la Parola nella liturgia, il rapporto individuale con essa del fedele, nella Chiesa, per vari secoli è stato un po’ abbandonato.

Il Vaticano II ha portato alla riscoperta della Parola di Dio da parte dei cristiani, i quali non beneficiavano più del contatto diretto con le sacre Scritture, né avevano la possibilità di fare tesoro della straordinaria ricchezza della Parola nella loro vita.

“È necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla sacra Scrittura” (n. 22).

Il Concilio esorta tutti “ad apprendere «la sublime scienza di Gesù Cristo» (Fil 3,8) con la frequente lettura delle divine Scritture” (n. 25). Il documento inoltre, citando S. Girolamo. afferma che: «L'ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo»

La Bibbia è tra i libri più diffusi nel nostro paese, ma è anche forse tra i meno letti. I fedeli sono ancora poco stimolati a incontrare la Bibbia e poco aiutati a leggerla come parola di Dio.

C’è bisogno dunque di chi sappia spezzare loro il pane della Parola. Oggi ci sono tante possibilità ed esperienze nei vari gruppi e movimenti che si interrogano e leggono le sacre Scritture. La Dei Verbum ha stimolato questo cammino per arrivare a cogliere la verità e l'importanza della Parola.

San Gregorio Magno ci ricorda: " Impara a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio”.

È un’esperienza dello Spirito Santo, perché la Bibbia è stata scritta mediante il medesimo e unico Spirito e, attraverso di lui, va letta e interpretata.