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CENTESIMUS ANNUS - Giovanni Paolo II
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da ricarolricecitocororo - il mio canto libero
L’enciclica, scritta nel 1991 a cento anni dalla Rerum Novarum, è il documento che ha voluto riproporre, in modo evidente, tutta la valenza dottrinale e pratica della Dottrina sociale della Chiesa dopo il crollo del comunismo.L’enciclica, nella tipica impostazione del papa polacco, è molto incentrata sull’uomo, visto però nella “integralità della sua vocazione”, ossia dentro il progetto di Dio a cui egli è finalizzato, in quanto la Chiesa “riceve il senso dell’uomo dalla divina rivelazione” (n. 55).
La Chiesa ha una parola propria da dire sulle questioni sociali che non è solo accompagnare chi è in difficoltà, ma afferma una proposta chiara sulla linea della Reum novarum. Infatti “Come allora, bisogna ripetere - ribadisce Papa Wojtyla - che non c'è vera soluzione della «questione sociale» fuori del Vangelo e che, d'altra parte, le «cose nuove» possono trovare in esso il loro spazio di verità e la dovuta impostazione morale” (n. 5).Quindi il messaggio chiaro, secondo l’enciclica, è che la società deve essere conformata a Cristo e al suo Vangelo.
Si coglie, nel testo di Giovanni Paolo II, la continuità con il magistero dei papi precedenti.Il principio fondamentale, su cui si impernia la dottrina sociale della Chiesa, è quello della solidarietà.“Esso – afferma Papa Wojtyla - è più volte enunciato da Leone XIII col nome di «amicizia», che troviamo già nella filosofia greca; da Pio XI è designato col nome non meno significativo di «carità sociale», mentre Paolo VI, ampliando il concetto secondo le moderne e molteplici dimensioni della questione sociale, parlava di «civiltà dell'amore»” (n. 10).Si tratta dunque di riconoscere Dio in ogni uomo, come emerge dalle pagine bibliche della Genesi dove si proclama l’uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio.Infatti il papa di “Solidarnosc”, in questo documento, afferma che alla radice di ogni perversione economica, sociale e politica c’è un duplice errore: quello sull’uomo strumentalizzato in mille forme e quello su Dio, respinto con l’ateismo teorico e pratico.