Bruce Springsteen e il male oscuro della depressione

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Il male di vivere, la depressione spesso accompagna la vita delle grandi star. Anche Bruce Springsteen ha confessato di avere avuto a che fare con questo male oscuro.

Lo si legge nell’intervista rilasciata al The New Yorker, dove Bruce ha parlato di un momento brutto della sua vita negli anni 80’, subito dopo il suo successo arrivato in maniera rapida e inattesa.

Le motivazione di questa crisi che ha vissuto non sono ricollegabili a problemi di dipendenza da sostanze, ma qualcosa di più esistenziale e nascosto. Nonostante la sua grande affermazione e il consenso del pubblico ha dovuto fare i conti con domande che esprimevano malessere interno. Da quel momento ha cercato sempre l’aiuto di un psicanalista che ancora lo segue.

Attraverso il dialogo con Dave Marsh, grande amico e biografo del musicista, il giornalista David Remnick, che lo ha seguito nell’ultima sua tourné, è riuscito a scoprire questi aspetti reconditi della sua vita. Infatti nel 1982, racconta Dave che Bruce, dopo essere arrivato in breve tempo all’apice del successo dalle precedenti nullità, si è trovato in uno stato d’animo confuso con tendenze suicide e si sentito colpito dal terribile male di vivere. Si è trattato di un esaurimento, una realtà che conosceva bene perché in precedenza già aveva annientato la vita del padre, per cui ha cominciato a frequentare uno psicoterapeuta.

Vedendolo oggi in giro per il mondo con la sua grande musica e la sua magnificente capacità di intrattenere le folle, si fa fatica a pensare alle sue depressioni.

La sua notevole capacità carismatica, la sua sicurezza però rivelano nello stesso tempo una umanità fragile e momenti di debolezza interiore che però è riuscito a vincere e superare positivamente.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post