AFRO-CUBAN SACRED MUSIC: MATANZAS, CUBA ca. 1957

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

L'album Matanzas, Cuba ca. 1957 (Afro-Cuban Sacred Music), realizzato da Artisti Vari, di genere musica cubana, è uscito nel 2001 per la Casa discografica: Smithsonian Folkways Recordings

Titoli-  1.: Toque Oyo - Carreras, Marcelo 2.: Toque Arar - Carreras, Marcelo 3.: Toque Mina - Yona - Carreras, Marcelo 4.: Mo Juba Ocha 5.: Ogún Onile 6.: Ibarabo Ago Mo Juba - Dominguez, Marcos Portillo 7.: Song for Ogún - Dominguez, Marcos Portillo 8.: Oshosi Ayilodá Mala Mala De - Dominguez, Marcos Portillo 9.: Omodara Deí - DeArmas, Emiliano 10.: Babaluaiy - Dominguez, Marcos Portillo 11.: Shang - Dominguez, Marcos Portillo 12.: Oy - Dominguez, Marcos Portillo 13.: Yemay - Dominguez, Marcos Portillo 14.: Osain Songs 15.: Guirigi Tongo un Mene Mene - Pastor, Florinda 16.: Magó Kueki Baya Arere - Pastor, Florinda 17.: Okun Leo, Vamo' Pa' la Loma - Pastor, Florinda 18.: Toque Yesá for Inl - Carreras, Marcelo 19.: Urú Dad - Yenkins, Alberto 20.: Shangó Moforibale - Yenkins, Alberto 21.: Yeyé/Songs for Iroko - Yenkins, Alberto 22.: Toque Yesá for Oshún - Carreras, Marcelo 23.: Moforibale Ogún 24.: Olokun 25.: Toque Egbado - Carreras, Marcelo 26.: Toque de Bemb - Carreras, Marcelo

Impressioni -  Siamo di fronte alla tipica musica cubana della Santeria. E' un lavoro che ci permette di immergerci nel mondo arcano della antica sacralità cubana. Registrato a Matanzas nel 1957, questi ritmi rituali offrono un collegamento diretto con la musica di Cuba coloniale del XIX secolo. Offrono pure una finestra nella vita religiosa delle prime generazioni di africani che hanno lavorato nei zuccherifici dell'isola caraibica. Raccolte da Lydia Cabrera e Josefina Tarafa, queste registrazioni conservano il raro e interessante rituale di tamburi del Bembé Lukumi usato dai devoti della Santería per invocare le divinità e per dare un saluto alla popolazione africana di Cuba. Questa versione si differenzia dallo dallo stile urbano sentito oggi a L'Avana, anche se alcune delle stesse canzoni si cantano tanto nella città come nella campagna. Con origini nella religione Yoruba dell' Africa occidentale, questa musica rivela le radici di pratiche cerimoniali afro-cubani che ancora oggi si compiono. L'opera, di grande valore musicologico e storico, ha così arichiato delle notevoli registrazioni a partire dal 1957 nella città di Matanzas, la culla della Santeria cubana. La musica è altamente legata alle percussioni, uno stile di drumming destinato celebrare gli dei. Le sonorità, sono quindi molto spirituali e ci fanno evocare anche la forza della sacralità tribale. Le emozioni che si raccolgono nascono nell'immaginare la folta schiera di percussionisti con le voci soliste ed i cori che fanno emergere tutta l'enfasi religiosa. Si tratta di un lavoro, che a mio avviso, permette di cogliere uno spaccato di antropologia dove si evince il sentimento di una religiosità naturale. Le ampie note di copertina,incluse nella confezione, accentuano l'essenza storica di questo tipo di musica.

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