Rubén González: Cuban Legend
Un album leggenda di un grande pianista cubano membro del Buena Vista Social Club portato al successo dal chitarrista americano Ry Cooder.
La storia di Rubén
La storia di Rubén, spentosi nella sua casa a l'Avana nel 2003, è commovente e ricca di avvenimenti. Già a cinque anni comincia a suonare il piano e stupisce tutti per il suo talento. Da giovane segue questa sua passione spostandosi da Santa Clara, sua città di nascita, a l'Avana per trovare spazio come musicista. Grazie alla sua bravura riesce ad entrare in uno dei gruppi più famosi della Cuba di allora: il Conjunto di Arsenio Rodriguez. Succesivamente suona con il grande percussionista Mongo Santamaria nell'Orquesta de Los Hermanos. Entra poi, nella anni cinquanta e sessanta, nella Orquesta America. Subentra poi un periodo in sordina in cui il grande pianista viene dimenticato. Siamo nel 1996 quando Ry cooder e suo figlio girano Cuba per trovare i musicisti che si esibivano, negli anni quaranta, al Buena Vista Social Club. Trovano dei musicisti ormai avanti negli anni, molti anche delusi dalla vita e senza più aspettative per il futuro... Questi straordinari artisti chiamati "Los Superabuelos", trovano nel progetto di Cooder una nuova ragione di vita. L'intervista di Ruben nel film documentario, che fa seguito al disco, è una delle più toccanti. Ritroviamo nelle parole di Ruben tutta la commovente nostalgia di un artista straordinario, cosciente di essere alla fine del suo percorso, che forse avrebbe voluto dire ancora qualcosa... Rubén González, che Ry Cooder ha definito «il più grande pianista che ho sentito in vita mia», ha veramente alla spalle una storia intensa, coinvolgente ed emozionante. Si tratta di un musicista con una tecnica pianistica straordinaria, persino un po’ sporca nella sua leggerezza fuori dal tempo, ma, proprio per questo, affascinante ed unica. Il successo, quello vero e davvero mondiale, arrivato con il Buena Vista, gli è capitato in maniera imprevista. È lui stesso a raccontarlo: «Il disco con Ry Cooder e gli altri è venuto fuori per caso. Io non avevo più il piano a casa e sono andato a vederne uno all’"Egrem Studio". Lo provai e loro mi chiesero che cosa facessi. Loro suonavano musica cubana e così nel disco ci sono due pezzi miei, anche se non credo di essere un compositore. Le parole le ha scritte un mio vecchio amico». Così entra a fra parte dei mitici "Superabuelos" che sono riusciti a far riscoprire al mondo la musica cubana
L'album
Titoli primo disco
1.: La Basura
2.: La Gloria Eres Tu
3.: Clases de Chachacha
4.: Date Una Vueltecita
5.: Estoy Suave
6.: Nueva Guajira
7.: Palabras Sobran
8.: Todo Aquel Ayer
9.: Bilonga
10.: Chachacha de los Limpiabotas
11.: Dos Almas y un Guaguanco
12.: El Vivo
13.: Los Marcianos
14.: Poco Pelo
15.: Sube y Baja Telon
16.: Todo es Para Tu
17.: Todos Bailan mi Chachacha
Titoli secondo disco
1.: El Yayabo
2.: Los Tres Violines
3.: Canto al Arriero
4.: Climax
5.: Yo te Enseño Lola
6.: Demuestra lo que tú Sabes
7.: Feliz Chachachá
8.: Nosotros
9.: Nuestras Vidas - Mi Corazon es Para Ti
10.: Se me Fue mi Negrita
11.: Sola Estás
12.: Tu Corazón y mi Razón
13.: Vístete
14.: El Amor Es Una Cosa Esplendosa
Impressioni
L'album, uscito nel 2013, include due CD. La raccolta è proprio un tributo a questo grande pianista pilastro della formazione del Buena Vista Social Club. I brani vogliono mettere in risalto l'abilità pianistica di Ruben "Date una vueltecita" è uno splendido cha cha con le note del piano che si liberano in estrema semplicità. "Todo aquel ayer" rimanda nell'atmosfera dei locali notturni dell'Avana con il piano soffuso che fa da contorno ad incontri galanti. "Climax", un bolero romantico, è un brano che riporta a ricordi nostalgici. In "Nosostros" interviene il coro e l'orchestra con voci della cuba anni cinquanta. Nel complesso una serie di musiche, per lo più strumentali, di grande effetto che mettono in evidenza il talento di un artista riscoperto solo alla fine della sua vita.