Scommessa sulla morte - V. Messori

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Un libro che parla di morte non sembra molto allegro, ma è una provocazione interessante…
Questo saggio di Messori, giornalista e scrittore, vuole essere come un “razzo lanciato nel buio” per segnalare il problema più personale ed urgente di ogni individuo, per indicare una possibile via di soluzione, una speranza…
Tutte le ideologie dominanti (dal marxismo, al liberalismo, al radicalismo) ignorano e nascondono il dramma della morte, non avendo risposte. Ma, secondo l’autore, rimozione e occultamento sono tra le
cause della sofferenza personale e del disagio sociale che affligge l’odierna società.

Nelle prime pagine, che mi hanno molto colpito, Messori si rivolge al lettore invitandolo ad affrontare questa tematica.
“Non è che io mi prenda sul serio; è l’argomento che ti pongo davanti che è serio: è duro, ma è pur necessario rendersi conto, prima o poi, della realtà che è la nostra. Qualunque essa sia, senza bugie pietose.
Credo non ti convenga riporre il libro, nascondendone persino il titolo con quella paroletta (mor - te) di due semplici maledette sillabe.”
L’autore cita un filosofo Philippe Aries: “Dimenticare la morte e i morti significa rendere un pessimo servizio alla vita e ai vivi”.
Un problema quindi da affrontare con serenità, reprimere, a detta anche degli psicologi, è la terapia peggiore per ogni problema, soprattutto se penoso e doloroso. Non c’è possibile via di salvezza se non nel fronteggiarlo.

Lo scrittore affronta poi la resistenza a parlarne, il tabù, presente sia nelle società capitaliste sia in quelle socialiste, e parla di un scheletro nell’armadio dell’Est e uno scheletro nella armadio dell’Ovest.
La soluzione che porta l’autore alla fine del libro è nella risposta cristiana, dove vita e morte sono trattate con parole e fatto di cui si vaglia la credibilità.
Addita dunque questa Speranza cristiana, dopo il viaggio avventuroso e drammatico della vita, come la possibilità più convincente.
Platone diceva che “compito della filosofia è insegnare all’uomo l’arte di ben morire”. Gesù, secondo Messori, va ben oltre ogni filosofia: “ciò a cui tende non è soltanto l’arte di morire, ma l’arte di
morire per vivere. Ciò che insegna è uno stile per risorgere”…
Ecco qui, dunque, a mio parere la spiegazione cristiana a questo interrogativo fondamentale dell’esistenza, la morte non è l’ultima parola, ma si apre verso uno scenario di vita eterna…
Da qui il significato della provocazione del titolo di questo libro “scommessa sulla morte”.
La proposta cristiana diventa, quindi, a seconda della credenza o non credenza, speranza o illusione…
Quale sarà la nostra risposta???
Il libro ci invita a riflettere…

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