Equitalia: una macchina da guerra

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

6714375867_23aa5f452b.jpgChe cos'è Equitalia? Quali sono i suoi scopi? Perché da strumento per uno Stato più efficiente si è trasformata nell'incubo dei contribuenti? E, soprattutto, come difendersi da eventuali errori dell'agenzia di riscossione?

Partita con intenti di equità per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale si è però purtroppo trasformata, in molti casi, in un mostro senza cuore, una “macchina da guerra” che, invece di essere al servizio dei cittadini, diventa l’incubo peggiore.
Il Libro di Elena G. Polidori, giornalista e autrice televisiva, “Resistere a Equitalia” cerca di rispondere a queste domande e si interroga sulla reale efficacia della lotta all'evasione e sulla possibilità di un fisco più giusto e veramente equo.

Questo volume comprende una breve guida - stilata con l'aiuto delle associazioni per la tutela dei consumatori e aggiornata alle ultime disposizioni di legge - per comprendere meglio il funzionamento di Equitalia e fornire strumenti di difesa di fronte a errori o ingiustizie.
Il meccanismo perverso di questa istituzione sono i tassi di mora che dopo un certo periodo arrivano all’11%: una cifra altissima, se consideriamo che la soglia di usura è al 14%
Succede con ipoteche sulla casa e sulla macchina per poche centinaia di euro, magari per una multa non pagata o il canone Rai evaso.
I contribuenti sono esasperati, cosi si esprime la Polidori in una intervista di Michela Rossetti per il Salvagente:
“Ci troviamo di fronte all’assurdo che si arrivano a pignorare gli strumenti di lavoro di un artigiano, o perfino le pecore di un pastore sardo.
E’ successo anche questo, in Sardegna. Ma di esempi ne potrei fare a centinaia.
Ad una persona di cui non farò il nome Equitalia ha ipotecato il garage di 80.000 euro, per un debito che era di 156 euro.”
Il problema è che Equitalia si comporta con un eccesso di zelo, e può davvero cambiarti la vita per una rata dell’immondizia mai arrivata, o un conto dell’Iva sbagliato dal commercialista.
Fino a poco tempo fa non esisteva neanche una soglia di debito a cui far corrispondere un’ipoteca.
L’intervista così prosegue:
Qualcuno potrebbe obiettare – come è successo – che in un paese con una delle più alte evasioni fiscali Equitalia fa solo il suo dovere.
Vero. Ma la questione non si risolve perseguendo i cittadini comuni e lasciando “in pace” i grandi evasori. Perché questo succede con Equitalia.
Succede che pagano coloro che denunciano al fisco case e macchine. Quelli, in sostanza, che normalmente le tasse già le pagano.
Loro vengono perseguiti senza scampo, mentre i noti “furbetti delle tasse” che per far ritornare i capitali nascosti nei paradisi fiscali hanno preteso “scudi” e assicurazioni sul futuro che in nessun altro Paese un governo si sarebbe mai abbassato a promettere, la fanno magari franca.
Pensiamo solo alla manovra di agosto scorso: mentre il governo Berlusconi prometteva una lotta serrata contro gli evasori, non si è riuscito a realizzare un accordo con la Svizzera, sul modello di quello già siglato da Germania e Gran Bretagna, per imporre una tassa fissa ai propri cittadini titolari di conti correnti nelle banche elvetiche. Il “Problema Equitalia” quindi esiste.
Ma allora perché l’intera classe politica ha preso le distanze da Grillo quando ha semplicemente chiesto di analizzare le ragioni di un tema presente da anni?
Perché lo Stato non può sconfessare sé stesso. Equitalia è il braccio armato dell’Agenzia delle Entrate, controllata dal ministero del Tesoro. Un ministero oggi guidato da Monti, a capo del governo a cui i maggiori partiti hanno promesso sostegno.”

Equitalia è dunque un meccanismo che procede senza quel giusto equilibrio caratteristico di uno stato a servizio e a tutela dei suoi cittadini. Infatti non si può diventare degli strozzini per far rispettare la legge: occorre veramente equità che Equitalia non sta dimostrando di avere.

 

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