Il quadro più bello del mondo: la Madonna Sistina

Il critico d'arte Tommaso Montanari ha definito la Madonna Sistina di Raffaello Sanzio il "quadro più bello del mondo". La sua motivazione: "perché quando la vedi non ti viene voglia di niente altro, c'è dentro tutto".
A Piacenza nella Basilica di san Sisto, luogo per il quale l'opera è stata creata, ora c'è soltanto la copia di Pier Antonio Avanzini (XVIII sec).
Nel capolavoro di Raffaello c'è la forza spirituale di un trittico medioevale, c'è la fantasia del Mantegna nelle ali coloratissime degli angioletti - prosegue Montaanri - e nei loro visi la leggerezza del Settecento. E tanti altri autori, da Tiziano a Correggio, al Bernini, suscitano analogie e fratellanze, c'è persino il "movimento del cinema", dall'abisso di luce emergono infatti le figure. Sotto la tenda verde teatrale di cui si vedono persino i passanti, ecco l'epifania di Maria che va verso i fedeli fra Sisto Papa e Santa Barbara. Tanto altro racconta Montanari.

"Ma se inutilmente Piacenza ha cercato - continua Patrizia Soffientini su Libertà del 22.07.18 - di riavere in prestito l'originale, la dignitosa copia dell' Avanzini rende merito ad un luogo che tanti, anche stranieri, amano visitare proprio per quel legame originario oggi con la Madonna a Dresda. L'opera è l'equivalente della Gioconda per il Louvre, inamovibile, in più è venerata per la sua forza spirituale. La Madonna Sistina è stata amata da poeti e letterati, viene menzionata da Dostoevskij nei "Demoni", dove Stepan Trofimovitch è incapace di spiegare la profondità che vede nel dipinto, ma anche in Delitto e castigo" e ne "L'Adolescente". Vasilij Grossman ne fu ispirato per il racconto della "Madonna di Treblinka".


