SOLLICITUDO REI SOCIALIS - Giovanni Paolo II

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

L’enciclica, scritta nel 1987 da Giovanni Paolo II, è nata come tributo alla Populorum Progressio di Paolo VI.

“Lo sviluppo è il nuovo nome della pace” aveva affermato papa Montini, ma, negli anni successivi, tensioni a livello internazionale e il solito egoismo dei popoli non avevano portato la terra verso uno sviluppo integrale di tutti le nazioni.

Papa Wojtyla traccia, con il suo scritto, un’analisi realistica della situazione sul finire degli anni Ottanta.

La prima costatazione negativa, evidenziata dal Pontefice, è “l'allargamento del fossato tra l'area del cosiddetto Nord sviluppato e quella del Sud in via di sviluppo”. (n 14)

Ci sono nella società mondiale “aspetti di frammentazione, espressa con i nomi convenzionali di Primo, Secondo, Terzo ed anche Quarto Mondo”. (n. 17)

Papa Wojtyla individua poi dei blocchi, cioè dei contrasti esistenti tra Oriente e Occidente nel pianeta, che nascondono “la tendenza all'imperialismo, come si dice comunemente, o a forme di neo-colonialismo”. (n 22)

L’enciclica a questo punto propone una lettura teologica dei problemi moderni individuando nei blocchi sopra citati un “un mondo sottomesso a strutture di peccato”. (n 36)

Per il papa polacco certe forme di “imperialismo” considerate alla luce di questi criteri morali, rivelano che “sotto certe decisioni, apparentemente ispirate solo dall'economia o dalla politica, si nascondono vere forme di idolatria: del denaro, dell'ideologia, della classe, della tecnologia” (n 37) che il pontefice chiama appunto “strutture di peccato”.

La via, proposta per uscire dall’impasse da Giovanni Paolo II, è quella della solidarietà, “solidarnosc” concetto a lui molto caro.

Infatti “la solidarietà ci aiuta a vedere l’altro (popolo o Nazione) - persona, non come uno strumento qualsiasi, per sfruttarne a basso costo la capacità di lavoro e la resistenza fisica, abbandonandolo poi quando non serve più. In tal modo - per Papa Wojtyla - la solidarietà è via alla pace e insieme allo sviluppo”. (n 39)

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