MYSTERIUM FIDEI - Paolo VI

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Paolo VI Chiesa Signorelli Affreschi
L’enciclica, scritta nel 1965, sottolinea i punti fondamentali della teologia cattolica sull’Eucaristia.
Il documento, nato all’immediata conclusione del Concilio Vaticano II, ha voluto puntualizzare su possibili deviazioni riguardo alla presenza reale di Cristo nell’Eucaristia.
La dottrina ribadita da Paolo VI è quella della transustanziazione cioè “la conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo di Cristo e di tutta la sostanza del vino nel suo sangue” (n 47).
Certe opinioni moderne come “transignificazione” e transfinalizzazione”, per Papa Montini, potrebbero incrinare la fede e il culto nell’Eucaristia; l’enciclica vuole, a prima vista, metterci in guardia.
Questi modi di esprimersi, entrati nella moderna teologia, vogliono però dare una spiegazione meglio comprensibile dell’Eucaristia. Quindi più che mutazione di sostanza si preferisce parlare di cambio di significato nelle specie eucaristiche del pane e del vino.
Infatti la tradizione cristiana non è ferma su se stessa, bensì, per sua natura, è una realtà in movimento.
“Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.  Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera…” (Gv 16,12)
Anche nel testo di Paolo VI, con attenzione, scopriamo che le verità dogmatiche possono avere un progresso. “Invero quelle formule possono fruttuosamente spiegarsi più chiaramente e più largamente, mai però in senso diverso da quello in cui furono usate” (n 25).

Montini presuppone quindi un progresso e un cambiamento nell’intelligenza della fede, rimanendo intatta la verità. L’enciclica perciò non sembra escludere una ulteriore e sempre nuova chiarificazione delle formule e ciò che è inteso in esse.
Altro aspetto significativo della Mysterium Fidei è l’affermazione consistente e positiva, oltre che nell’Eucaristia, della pluri-presenza sacramentale di Cristo:
nella comunità dei credenti (n 36), nella Chiesa che predica (n 37) e nel ministero ordinato (n 38).
Infine, pur riaffermando senza esitazioni la dottrina della transustanziazione, troviamo nell’enciclica il recupero di una presenza dinamica dell’Eucaristia che porta a coltivare l’amore sociale e attiva la tensione all’unità (n 41-44). (Nell'immagine: Resurrezione dei corpi -Luca Signorelli Affresco Duomo di Orvieto)

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