Nelson Mandela: Un ideale per cui sono pronto a morire
Il testo ci presenta un discorso di grande portata pronunciato da Nelson Mandela nel processo di Rivonia. Infatti nell'ottobre del 1963, Nelson Mandela viene accusato di alto tradimento e terrorismo dalla corte di giustizia sudafricana. Egli, che si era battuto contro il disumano regime dell'Apartheid, in questo processo sfida i suoi accusatori e e la pena di morte con lo straordinario discorso che dà il titolo a al libro, dichiarandosi pronto a morire pur di continuare la sua battaglia per la pace e l'uguaglianza. Nel 1964 viene condannato all'ergastolo. Dopo ventisei anni di carcere durissimo, nel giorno della sua liberazione, davanti a una folla festante, Mandela ripeterà le stesse identiche parole pronunciate nell'aula di tribunale. Queste parole daranno inizio alla nuova Repubblica Sudafricana. "Un ideale per cui sono pronto a morire" è la frase che riassume in maniera emblematica lo spirito e l'anima di Mandela, un grande della storia. Sono parole coraggiose che lo hanno incoronato eroe dei nostri tempi. Qui di seguito ho selezionato alcune frasi, dal discorso, che meglio identificano il personaggio e la sua alta statura morale.
La sua lotta
"Sono in possesso di una laurea e ho esercitato per vari anni, in società con Oliver Tambo, la professione di avvocato. Sono un prigioniero condannato a cinque anni di reclusione per essere uscito dal paese senza un permesso e per aver incitato la gente a scioperare alla fine del maggio 1961(…) Non nego, comunque, di aver programmato azioni di sabotaggio. Non le ho programmate per avventatezza o perché amo la violenza. Le ho programmate a seguito di una valutazione serena e pacata della situazione politica venutasi a creare dopo molti anni di tirannia, di sfruttamento e di oppressione della mia gente da parte dei bianchi. Ammetto subito che sono stato una delle persone che ha contribuito a formare l’Umkonto we Sizwe e che, fino al mio arresto nell’agosto 1962, ho svolto un ruolo di primo piano nelle sue attività. (…) La mancanza di dignità umana sperimentata dagli africani è un risultato diretto della politica della supremazia dei bianchi. Essa implica l’inferiorità dei neri. La legislazione designata a mantenere la supremazia dei bianchi rafforza questa nozione." Parole che ammettono con coerenza il suo pensiero. Dapprima ha sostenuto con convinzione le azioni di boicottaggio che sono risultate indispensabili per dare un segnale al paese. Azioni che, a mio avviso, potrebbero anche ritornare nel contesto attuale di crisi e di squilibrio nelle nostre società occidentali.
Giustizia per gli africani
In questa parte del discorso si mette in evidenza la proclamazione dei diritti per gli africani "I lavori umili in Sud Africa sono, invariabilmente, svolti da africani.(…) Gli africani vogliono percepire un salario che permetta loro di vivere. Gli africani vogliono fare il lavoro che sono capaci di fare e non un lavoro che il governo dichiara che sono capaci di fare. Gli africani vogliono avere la possibilità di vivere dove trovano un lavoro e non essere cacciati da un’area perché non ci sono nati. Gli africani vogliono avere la possibilità di possedere la terra nei luoghi dove lavorano, e non essere obbligati a vivere in case prese in affitto che non potranno mai sentire proprie. Gli africani vogliono fare parte della popolazione generale e non essere confinati a vivere nei ghetti. Gli uomini africani vogliono che le mogli e i figli vivano con loro dove lavorano, e non essere costretti a condurre un’esistenza innaturale negli ostelli per soli uomini. Le donne africane vogliono stare coi loro uomini e non essere lasciate permanentemente in uno stato di vedovanza nelle riserve. Gli africani vogliono poter uscire dopo le undici di sera e non essere confinati nelle loro stanze come se fossero dei bambini. Gli africani vogliono avere la possibilità di viaggiare nel proprio paese e cercare lavoro dove vogliono e non dove dice loro di andare l’ufficio del lavoro. Gli africani vogliono la loro giusta parte di tutto il Sud Africa; vogliono la sicurezza e un ruolo nella società."
Pari diritti politici
Mandela sottolinea la necessità urgente di dare agli africani anche i diritti politici. "Oltre a tutto ciò, vogliono pari diritti politici, perché senza di essi le nostre menomazioni saranno permanenti. So che ai bianchi di questo paese ciò sembra rivoluzionario, perché la maggior parte degli elettori sarà africana. Ciò fa sì che i bianchi abbiano paura della democrazia. Ma non può essere consentito che questa paura blocchi la strada all’unica soluzione che garantisce l’armonia tra le razze e la libertà per tutti. Non è vero che la concessione a tutti del diritto di voto porterà a una dominazione razziale. La divisione politica basata sul colore è totalmente artificiale e, quando scomparirà, scomparirà anche la dominazione di un gruppo di un colore su un altro. L’Anc ha speso mezzo secolo a combattere contro il razzismo. Quando trionferà non cambierà questa politica. È quindi questo, ciò per cui combatte l’Anc. La sua lotta è realmente nazionale. È una lotta del popolo africano, che trae ispirazione dalle sue sofferenze ed esperienze. È una lotta per il diritto di vivere. Nel corso della mia vita mi sono dedicato a questa lotta del popolo africano. Ho combattuto contro la dominazione bianca e ho combattuto contro la dominazione nera. Ho accarezzato l’ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivano insieme in armonia e con pari opportunità. È un ideale per il quale spero di vivere e che spero di raggiungere. Ma, se sarà necessario, è un ideale per il quale sono pronto a morire."
La conclusione di questo discorso, pronunciato il 20 aprile 1964, mette in evidenza la forza e il carisma del personaggio. Mandela, che ricordiamo con il suo dolce sorriso e le carezze ai bambini, ha avuto anche tutta la determinazione di un leader nato. Egli è per tutti noi un simbolo che ci ha insegnato il vero significato della parola libertà Infatti, pur passando in carcere gran parte della sua vita, Mandela è riuscito a cambiare il Sudafrica testimoniando che anche in catene si può diventare un faro di libertà. Il suo esempio è riuscito anche a cambiare il pensiero mondiale cancellando con la sua forza l'apartheid. Il libro è assolutamente imperdibile perché ci riporta al centro del pensiero di Mandela.