Tito Puente: Party at Puente's Place
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Album: Party at Puente's Place
Artista: Tito Puente
Genere: Internazionale
Sottogenere: Latina
Data di uscita: 16/02/2004
Anno di pubblicazione: 2004
Casa discografica: Concord Picante
Titoli
Primo disco
1.: T.P.'s Especial
2.: Sophisticated Lady
3.: Bluesette
4.: Salt Song
5.: On Broadway
6.: Maria Cervantes
7.: Jo-Je-Ti
8.: First Light
Secondo disco
1.: Mambo Diablo
2.: Take Five
3.: Lush Life
4.: Pick Yourself Up
5.: Lullaby of Birdland
6.: No Pienses Asi
7.: China
8.: Eastern Joy Dance
Impressioni
Tito Puente, per la sua calda maniera di interpretare la musica, i suoi numerosi tour e la presenza nei mass media mondiali, è stato il simbolo più amato del Jazz latino.
Oltre a questo, Puente riuscito a mantenere la sua musica straordinariamente fresca nel corso dei decenni.
Come grande virtuoso nelle percussioni e timballi, ha unito la padronanza su ogni sfumatura ritmica con spettacolarità del vecchio stile e la dinamicità di assoli d'avanguardia.
Siamo di fronte ad un musicista di eccellente formazione, infatti è stato anche un vibrafonista lirico, un arrangiatore di talento e ha suonato, con maestria, oltre ai timballi, piano, congas, bongos e sassofono.
Il suo successo e la sua fama continuano ancora oggi ad attraversare tutte le età e i gruppi etnici.
Aiutato, in questo, senza dubbio, dal suo best-seller "Oye Como Va", portato alle stelle da Santana, da numerose apparizioni su The Cosby Show nel 1980 e dal film "Il re del mambo" del 1992.
La sua marca di salsa classica è generalmente priva di contaminazioni e irradia una gioiosa atmosfera di festa allegra e ballabile.
La sua famiglia portoricana gli ha dato l'impostazione musicale.
All'età di 13 anni, ha iniziato a lavorare nella big band di Ramon Olivero come batterista, e in seguito ha studiato composizione, orchestrazione e pianoforte alla Juilliard e la New York School of Music.
La sua carriera cominciò con la banda di Jose Curbelo nel dicembre del 1939.
Nel dicembre del 1942 entra a far parte dell'Orchestra di Machito, di cui ha subito la potente influenza, e di Billy Strayhorn
E' stato poi percussionista per i Jack Cole dancers.
Nel 1979 ha vinto il 1° Grammy Award per l'album Homenaje a Beny.
Altri premi: 1983 On Broadway, 1985 Mambo Diabro, 1985 Gosa Mi Timbal, 2000 Mambo Birdland.
Ha inoltre ricevuto la medaglia Smithsoniana del bicentenario.
Nel 1997 è stato omaggiato dal presidente statunitense Bill Clinton.
Pochi mesi dopo aver accettato il suo quinto Grammy Award, è morto a New York nel 2000.
La sua produzione discografica è stata veramente poderosa con un centinaio di album, e tra questi troviamo Party at Puente's Place.
Questo intensa compilation, con doppio CD, combina due delle migliori produzioni di Tito che risalgono alle sue prime collaborazioni per la Concord Jazz, originariamente rilasciate separatamente come Broadway e Mambo Diablo.
Puente esplora, nell'album, composizioni di jazz classico, musica di maestri brasiliani e le proprie opere.
E' affiancato da un gruppo potente che include il pianista Jorge Dalto, ai fiati Mario Rivera e il trombettista Ray Gonzalez.
Brano di grande effetto della raccolta è la ballata senza tempo di Duke Ellington "Sophisticated Lady" che prende velocità durante il suo breve assolo al vibrafono, mentre le percussioni aggiungono una novità di stile interpretativo.
Allo stesso modo, il trattamento del brano di Toots Thielemans '"Bluesette" è molto fresco.
La performance di "On Broadway" mette in mostra il musicista Edgardo Miranda alla chitarra.
Il pezzo dinamico ed eccitante di Milton Nascimento "Salt Song" trova una solida band che mette in luce il morbido sax tenore di Rivera.
"Especial di TP" di Puente è una salsa rettilinea e pura dove emerge il violinista Alfredo de la Fe.
Anche nel secondo disco ci sono gli stessi musicisti ad eccezione del pianista Sonny Bravo e la mancanza del violino.
"Take Five" cambia il ritmo di serie con la creazione di un approccio piuttosto unico nel suo genere.
Il duetto di Puente al vibrafono con il pianoforte di Bravo introduce il brano latino intenso ed efficace "Lush Life" di Billy Strayhorn .
ll compositore George Shearing regala al pianoforte delle stupende sonorità nel suo "Lullaby of Birdland" che inizia con una introduzione ben camuffata dei timballi di Puente.
"Pick Yourself Up" è un altro splendido brano un po' atipico per il jazz latino, ma ugualmente vivace in modo che si configura ottimamente nell'insieme del disco.
Puente, come compositore, è ben rappresentato dall' orecchiabile "Mambo Diablo" e dall'impertinente salsa "Cina" (che non è un titolo orientale, ma il nome di una donna pronunciato Chee-na).
Nel complesso siamo di fronte ad un'opera, a mio avviso, di impareggiabile valore che merita attenzione e mette in evidenza il supremo talento di Tito Puente.