Rubén González: Chanchullo

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Chanchullo, pubblicato nel 2000 da World Circuit, è un album del grande pianista cubano Rubén González

L'album
I brani sono eseguiti al piano da Gonzales con l'orchestra. Titoli e autori
1.: Chanchullo - Israel "Cachao" Lopez
2.: De Una Manera Espantosa - Arsenio Rodríguez
3.: La Lluvia - Miguel "Angá" Diaz / Rubén González
4.: Central Constancia - Enrique Jorrín
5.: Quizas Quizas Quizas - Joe Davis / Osvaldo Farrés / Oscar Iván Treviño
6.: Choco's Guajira - Armenteros cioccolato
7.: Si Te Contara - Félix Reina
8.: El Bodeguero - Richard Egües
9.: Isora Club - Cachao / Coralia Lopez
10.: Rico Vaselon
11.: Pa' Gozar - Tata Güines

Impressioni
Questi brani esprimono al meglio il talento di Rubén Gonzales, nato a santa Clara nel 1919. Ripercorrendo brevemente la sua vita si può dire che la sua carriera musicale inizia a L'Avana negli anni quaranta. Nei successivi anni cinquanta si afferma in Cuba e in America Latina e nei primi anni del 1960 diventa pianista nell'Orchestra di Enrique Jorrin. Alla morte di Enrique, nel 1987, Gonzales sarà lui stesso leader dell'orchestra, ma subito dopo si ritira dall'attività di musicista. Nel 1996, riscoperto da Ry Cooder, diventa con Compay Segundo, Ibrahim Ferrer,

Orlando "Cachaìto" López, Omara Portuondo e Eliades Ochoa uno dei protagonisti del Buena Vista Social Club. Si è spento a L'Avana nel 2003. Ibrahim Ferrer così lo ha tratteggiato: "Gonzalez era l'uomo più semplice e più umile che mai abbia incontrato. E' stato un artista che non ha cercato nella musica il business, ma è rimasto fedele ai suoi ideali e alle sue tendenze musicali. Sapevate che ha trascorso cinque anni a lucidare le scarpe nonostante il suo talento? Ha saputo suonare il pianoforte come nessun altro. Ruben era un persona che tutti dovremmo ammirare. Ha sempre agito per il bene della gente. E' un peccato che abbiamo perso una persona così importante". In questa parole si comprende appieno la grande personalità ed umanità di Rubén González. In questo album splendidi sono gli assoli di pianoforte con accordi pieni supportati dalle percussioni cubane. Gonzales si dimostra un musicista estremamente fluido e le sue improvvisazioni, a volte complesse, escono con molta naturalezza. Considerando all'epoca della registrazione i suoi ottanta anni, si può dire che Rubén mostra ancora tutto il suo vigore pianistico. I brani spaziano dalle melodie dolci e romantiche a quelle più forti e più sostenute nel ritmo. L'album contiene una breve apparizione di Ibrahim Ferrer che incanta con la sua splendida voce. Nel brano Chanchullo, che da il nome all'album, di Israel "Cachao" Lopez, Rubèn si scatena in cascate di note al pianoforte. Album, a mio avviso, di grande valore che merita di essere ascoltato.

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