La rivoluzione della speranza. Per costruire una società più umana. Erich Fromm

Pubblicato il da ricarolricecitocororo


1137367847_1d41a39ea4.jpgQuesto libro dal titolo affascinante individua un sistema di valori comuni nella storia della psicologia e della spiritualità sia dell'Occidente che dell'Oriente, 
da cui attingere per far partire la rivoluzione della speranza.

ERICH PINCHAS FROMM (Francoforte sul Meno, 23 marzo 1900 - Locarno, 18 marzo 1980) 
non ha bisogno di presentazioni è stato un grande autore di sociologia, psicologia, filosofia.

SOGGIOGATI DALLA TECNOCRAZIA 
Il volume in questione sottolinea come molte persone nella nostra società efficientista 
pensano di essere attive in realtà sono passive, sono soggiogate dalla tecnocrazia.
C'è bisogno, secondo Fromm, di una rivoluzione, di un movimento per umanizzare la società tecnologica.

PER UNA RIVOLUZIONE DELLA SPERANZA 
Per l'autore la grande arte e' rivoluzionaria; il bello non si oppone al brutto ma al falso. 
Infatti l'esperienza umana e' descritta meglio dall'arte (poesia, musica, ecc.). 
Un altro elemento per portare avanti questa rivoluzione è la fratellanza, secondo Fromm, 
soddisfa le due necessita umane fondamentali per vivere: libertà e rapporti comunitari, indipendenza e parte di un tutto. 
Un'altra riflessione importante è il reddito annuo garantito, dimensione fondamentale per accrescere la libertà umana, considerazione più che mai attuale ... 
Evidenzia, inoltre, l'importanza di indirizzare diversamente i consumi e la fruizione di beni e servizi essenziali 
(aria, istruzione ...) che dovrebbero essere gratuiti per una nuova società. 
La rivoluzione della speranza, secondo Fromm, è data dalla forza degli uomini liberi. 
Questa non sta nel denaro o nelle armi, è invece il coraggio, la fortezza,cioè la capacità di dire 'no',
senza paura, a tutti coloro che sottraggono qualcosa alla nostra fede e dignità e di rinunciare a tutto
ciò che ci toglie speranza, ci fa perdere la fiducia in noi stessi e alimenta la intolleranza,la diffidenza e l'odio verso gli 'altri'. 
Il problema della pace è legato alla 'rivoluzione della speranza', che si attua attraverso la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini, orientata a smascherare e denunciare le contraddizioni e manipolazioni del potere.

PARTIRE DALLA BASE 
Fromm auspica la costituzione dei gruppi di lavoro, di movimenti 
'spontanei e genuini' che adottino il dialogo al posto dello scontro:
il primo è degno degli uomini e proprio della democrazia, il secondo si fonda sulla violenza 
delle parole e sulla prevaricazione che aprono la strada a violenze ben più evidenti, le nutrono e le fomentano. 
La diffusione della violenza oggi e' il risultato di scelte sbagliate,di omissioni e difetto di lungimiranza e 
di generosità nei rapporti interpersonali e tra i popoli della terra. Gli uomini sono resi insicuri, spesso angosciati e sfiduciati,oggi, sempre più spesso, aggressivi e violenti.

 

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CULTURA DELLA NON VIOLENZA 
Per una ricostruzione psico-spirituale occorre adottare la cultura della non-violenza nella scuola e nella famiglia, oltre che nella società civile, anche con la azione capillare dei 'movimenti' per la pace o club, come li chiama Fromm.  Chi deride i movimenti popolari, le associazioni umanistiche e umanitarie, 
come segni di infantilismo o taccia di utopia lo orientamento pacifista, o peggio chi non ha fiducia nella validità della iniziativa individuale o di gruppo, si rende colpevole di contribuire alla sopravvenienza di giorni 
sempre più difficili. Ammonisce Fromm: "Non abbiamo troppo tempo davanti a noi. 
Se non incominciamo a fare qualcosa adesso, sarà probabilmente troppo tardi".

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