Fratelli in erba - dvd
Ho trovato molto interessante questo DVD con una interpretazione a doppio personaggio di Edward Norton
Due gemelli
Bill Kincaid è un docente di Filosofia Classica che, appena ha potuto, ha preso irrimediabilmente le distanze dalle proprie origini.
Suo gemello è Brady Kincaid, piccolo spacciatore di provincia indebitato con persone non molto raccomandabili. Entrambi sono interpretati da Edward Norton.
Quando Bill riceve la notizia dell'uccisione del fratello per un affare di droga andato male, torna nel rurale paesino dell'Oklahoma per poi scoprire che le condizioni di salute del fratello gli erano state riportate in maniera un tantino enfatizzate.
A questo punto basta poco perché Bill si ritrovi coinvolto in uno dei macchinosi piani perché Brady riesca a "sistemare" un paio di faccende.
All’inizio la storia si sviluppa in modo simpatico ed anche esilarante a motivo di una comicità lineare e piacevole.
Belli gli effetti speciali che danno la possibilità a Bill e Brady di interagire tra loro, di essere vicinissimi, di toccarsi, di sostenere una conversazione con tempi credibili e non artefatti.
Si ha di fronte proprio due personaggi che risultano assolutamente reali anche se realizzati con trucchi cinematografici dallo stesso attore.
Tematiche affrontate
Fratelli in Erba è un film, mio parere, molto riuscito.
Una pellicola, apparentemente leggera, che però riesce a trasmettere messaggi e riflessioni.
Si dipana su vicende che si fondano tra commedia e tragedia.
Nel film il tema delle droghe si fonde ai pregiudizi religiosi e culturali, le citazioni filosofiche non mancano e la perenne ricerca delle felicità è appoggiata sull’equilibrio precario tra caos e spontaneità.
I gemelli Kincaid appaiono come due foglie della stessa pianta.
Le loro strade alquanto diverse, hanno nel finale il loro punto di incontro, nonostante uno di loro, Blady, venga spinto all'appuntamento col Destino suo malgrado.
Lo sforzo di Tim Blake Nelson che ha scritto, co-prodotto, diretto e interpretato "Fratelli in erba" , è quello, a mio avviso, di volere trasmettere nella sceneggiatura testi significativi che diventano una specie di riassunto della sua personale concezione dell'esistenza.
Una delle tematiche che mi pare voglia uscire dal film è proprio quella che il passato, il vissuto delle persone continua ad essere determinante anche se viene rinnegato.
La terra d'origine, poi, esercita sempre un legame vincolante anche a distanza.
La vita degli uomini, dei fratelli con visioni diverse, sia il produttore-spacciatore di Marijuana o il professore universitario di filosofia classica, è sempre, secondo l’autore, in balia del Caso.
Un Caso con la C maiuscola proprio per significare anche l’aspetto religioso che appare sempre come una ricerca e un sottofondo in tutta la pellicola.
Film leggero e profondo
Quindi al di la del titolo e della copertina che potrebbero far credere ad una commediola allegra, siamo di fronte invece ad un film invece articolato e anche profondo, e con virate drammatiche che non ci si aspetta. Ci sono delle parole che fanno riflettere e la interpretazione di Norton è eccellente.
A mio parere è nel complesso un film ben costruito, originale, divertente e sempre dinamico con dei colpi di scena che mantengono sempre viva l’attenzione.
La prima parte il film si muove sui binari della commedia scanzonata con le gag tipiche sulla figura del gemello, in un clima sereno, la seconda invece assume toni decisamente più drammatici con scene molto forti di violenza, alle quale forse non si è preparati.
E’ questo, a mio avviso, il passaggio troppo duro a scene di sangue che entrano nel film improvvisamente presentando una umanità molto bestiale
A questo da risposta, nella pellicola, la rabbina Zimmerman (Maggie Siff), con la significativa frase:
“Noi siamo animali, sono solo gli inganni della nostra mente a farci credere il contrario”
Fratelli in erba è, a dispetto di ogni aspettativa, una gradita sorpresa, una pellicola originale, fresca, e ricca di idee.
Si potrebbe dire che, oltre a un doppio e bravo Edward Norton, il film ha anche una duplice anima.
Parte come una commedia per finire inaspettatamente nella tragedia, con una storia che in crescendo, crea un'atmosfera opprimente e dolorosa, e che porta anche diversi spunti di riflessione su cosa sia davvero importante nella vita, e su quanto abbia importanza il destino nelle scelte fatte, portatrici poi sempre di inevitabili conseguenze.
Morte e perdono
Prima di morire Brady dice al fratello Bill di andare dalla rabbina a spiegargli che non ce l’aveva con l’ Ebraismo. Vuole una promessa su queste parole:
“tutte quelle scritte che abbiamo fatto non significano niente”.
Brady, in punto di morte, vuole riconciliarsi chiedere perdono alla religione ebraica. Un segnale importante di attenzione e rispetto verso le religioni.
Ammirevole e pieno di emozioni è il discorso di Bill al funerale del fratello Brady.
Un testo che, a mio avviso, racchiude la grandezza del film:
“Diogene Laerzio ci ha tramandato il pensiero del filosofo greco Epicuro sulla morte.
E’ irrazionale avere paura di un evento, se quando quell'evento si verifica noi non esistiamo.
E siccome quando ci siamo noi non c'è la morte, e quando c'è la morte noi non siamo più,
temere la morte è irrazionale.
Tanto varrebbe, sosteneva Epicuro, temere di nascere.
Io sono nato qualche istante prima di mio fratello Brady.
Lui ha affrontato la vita a modo suo, incurante di ogni paura.
Che fossa la sua o quella degli altri.
E bisogna ammetterlo:
secondo gli standard normali, mio fratello era un criminale e un vero squilibrato.
Ma negli anni passati insieme, mentre crescevamo, mi ha regalato i momenti più felici e liberi che abbia mai avuto.
Non so perché ci ho messo così tanto a capirlo.
Ho lasciato Little Dixie a causa delle mie paure.
Se solo potessi tornare indietro vorrei dirgli quanto è stato difficile andarmene, allora.”
Parole commoventi che fanno intendere la profondità del film.
Una pellicola che dunque si muove tra sorrisi e lacrime.
Un’opera che è interessante vedere perché lascia intense emozioni.