La cripta della chiesa abbaziale di San Colombano a Bobbio
Nella maestosa Chiesa Abbaziale di San Colombano a Bobbio, si trova una cripta che custodisce secoli di storia e arte religiosa. Questo luogo sacro accoglie i sarcofagi di tre illustri monaci, le cui vite e opere hanno segnato profondamente la storia del monachesimo in Europa.
Il sarcofago di San Colombano
Al centro della cripta, troneggia il magnifico sarcofago di San Colombano, realizzato nel 1480 dal maestro Giovanni de Patriarcis. Questo splendido esempio di arte rinascimentale è adornato da scene che celebrano la vita e i miracoli del santo irlandese. Tra le raffigurazioni più suggestive troviamo il Miracolo dell'orso e del bue, che testimonia la leggendaria capacità di Colombano di comunicare con gli animali. Un'altra scena lo mostra mentre scrive la sua celebre Regola Monastica, fondamento della vita monastica nell'Europa medievale.
La figura di Papa Onorio I, che dona un'anfora ai monaci, sottolinea l'importanza delle relazioni tra l'abbazia e il papato. Non mancano le scene che narrano le opere di Colombano a favore della comunità: il santo che libera i contadini dalle insidie e quello che fonda la città di Bobbio. Sul coperchio del sarcofago, Colombano è raffigurato dormiente, con un libro aperto sotto i piedi, simbolo della sua sapienza e del suo ruolo di guida spirituale.
Il Sarcofago di Sant’Attala
A sinistra del sarcofago di San Colombano, troviamo il sepolcro di Sant’Attala, secondo abate di Bobbio. Questo sarcofago, risalente all'alto medioevo, è un raro esempio di arte irlandese. Le sue superfici sono adornate da motivi circolari concentrici, sapientemente scolpiti e intrecciati, che evocano un senso di movimento e vitalità. Questi ornamenti, con i loro intricati intrecci, sono testimonianza della maestria artigianale e dell'eredità culturale dei monaci irlandesi.
Il Sarcofago di San Bertulfo
Speculare al sepolcro di Sant'Attala, sulla destra, si trova la nicchia che ospita il sarcofago di San Bertulfo, terzo abate di Bobbio. La sua tomba è decorata con una lastra tombale di epoca longobarda, caratterizzata da motivi a spirale e floreali. Al centro della lastra spicca un albero rigoglioso, simbolo della continuità della vita oltre la morte, un tema caro alla spiritualità medievale.
L’affresco che adorna la nicchia, risalente al 1400, aggiunge un tocco di colore e vitalità al contesto. Questi elementi decorativi non solo abbelliscono il sarcofago, ma offrono anche un ricco simbolismo che invita alla riflessione sul ciclo della vita e la speranza della resurrezione.