Felix Varela: un "Padre" di Cuba
Il teologo padre Felix Varela viene considerato come uno dei padri della Nazione cubana insieme a Josè Martì. Nato all’Avana nel novembre 1788, a 23 anni viene ordinato sacerdote e a 24 è nominato professore di Filosofia, Fisica ed Etica nel Seminario della capitale. Nel 1821, a 33 anni, diventa deputato e viene inviato come rappresentante di Cuba alle corti di Madrid. Dedicherà tutta la sua vita alla difesa dei diritti umani, lottando in particolare contro la schiavitù e per l’indipendenza di Cuba. In Spagna sottopone e promuove tre proposte di legge: un governo per le province di oltremare, l’indipendenza cubana e l’abolizione della schiavitù. Ma nessuna delle tre viene approvata e, con il ristabilimento dell’assolutismo monarchico, nel 1823 è costretto a lasciare la penisola iberica; non potendo ritornare a Cuba, va negli Stati Uniti, a New York, da dove continua le sue battaglie. Si occupa della costruzione di chiese e scuole, e dell’evangelizzazione dei poveri e dei migranti, contribuendo alla loro integrazione. Morirà negli Usa nel febbraio 1853, all’età di 64 anni. Il suo corpo oggi riposa nell’aula magna dell’Università dell’Avana.
Padre Varela - un ricordo di Dimas Cecilio Castellanos Martí (Convivencia - Centro di Studi)
Le basi della pedagogia cubana poggiano su José María de la Concepción Varela y Morales - Padre Varela. Figura fondatrice del pensiero cuban...
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