Basilica di San Francesco a Piacenza

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Affacciata sulla vivace Piazza Cavalli a Piacenza, sorge una delle perle architettoniche e spirituali della città: la Basilica di San Francesco. Questo magnifico edificio religioso, capolavoro dell'architettura gotica, incarna non solo un luogo di fede, ma è anche un testimonianza delle evoluzioni artistiche e culturali che hanno attraversato i secoli nella regione Emilia-Romagna.

Un viaggio attraverso l'architettura

La basilica, con la sua imponente struttura a tre navate, è un esemplare illustre dello stile gotico che si è diffuso in Italia a partire dal Medioevo. Le navate, coperte da volte a crociera che sfiorano il cielo con la loro maestosità, invitano il visitatore a un percorso di contemplazione e meraviglia. La navata principale, divisa in cinque campate, si erge fiera tra le due navate minori, separate da una serie di archi a sesto acuto che disegnano un ritmo visivo di elegante armonia.

Cappelle di luce e arte

Ai lati della basilica, alcune cappelle si aprono come scrigni che custodiscono tesori di arte e devozione. A sinistra, la cappella dell'Immacolata Concezione, datata al XVI secolo, e la cappella di San Francesco, risalente al seicento, offrono uno spaccato della devozione e della sensibilità artistica di epoche diverse. Sul lato opposto, la cappella di Sant'Antonio, anch'essa del Seicento, completa questo trittico di fede e bellezza.

Un affresco celeste: l'opera del Malosso

La cupola della cappella dedicata all’Immacolata Concezione è un vero capolavoro grazie agli affreschi di Giovan Battista Trotti, meglio conosciuto come Il Malosso. Realizzati nel 1597, questi affreschi rappresentano l'Incoronazione di Maria in un vortice di nuvole, circondata da profeti e sibille, in una composizione che sembra quasi trascendere i limiti dell'architettura per aprire le porte del cielo. La pala d'altare, raffigurante l'Immacolata Concezione, è anch'essa opera del Malosso, e insieme all'affresco della cupola costituisce uno degli esempi più elevati della pittura sacra dell'epoca.

Sculture che raccontano la Passione

Non meno importante è il contributo scultoreo alla bellezza e alla narrazione spirituale della basilica. Un gruppo scultoreo in stile barocco, opera di Domenico Reti, rappresenta il Compianto sul Cristo morto, offrendo ai fedeli e ai visitatori un momento di riflessione sulla sofferenza e sulla redenzione.

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