Un popolo lasciato morire
"È una situazione drammatica quelle delle morti in mare”, ha affermato mons. Perego, che “crescerà sempre di più, perché l’instabilità di diversi Paesi dell’Africa Subsahariana, a cui si sta aggiungendo anche il Niger, non farà altro che creare ulteriori movimenti e cammini”. Le vittime così numerose possono essere paragonate a un popolo che viene lasciato morire, sottolinea ancora l’arcivescovo e “questo deve interpellare la nostra coscienza e la nostra responsabilità”
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Sono fondamentali i permessi di protezione umanitaria
"2060 persone lasciate morire nel mare, tra cui bambini, donne e anziani, è una tragedia che sta diventando sempre più un massacro". Lo ha d...
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