Palazzo LANDI, Tribunale di Piacenza

Un'altra interessante opera architettonica da conoscere a Piacenza è Palazzo Landi, sede del Tribunale.
E’ il più affascinante esempio di residenza signorile del Rinascimento a Piacenza. Edificato alla fine del XV secolo da Manfredo Landi, consigliere dei Duchi di Milano. Nel 1578 il complesso fu requisito dal duca Ottavio Farnese dopo la congiura contro il padre Pier Luigi, cui aveva partecipato anche Agostino Landi, conte di Rivalta. Divenne così sede del Supremo Consiglio di Giustizia e Grazia e poi del Tribunale delle Finanze. Attualmente ospita il Tribunale e la Corte d’Assise.

Manfredo Landi affidò la realizzazione della facciata a Giovanni Battagio da Lodi, artefice nel 1488 del Tempio della Incoronata a Lodi, e al genero di questi, Agostino de Fonduli, promulgatore del linguaggio di Bramante da lui assimilato mentre lavorava alla chiesa milanese di S. Maria presso S. Satiro. Di diretta derivazione dalle soluzioni bramantesche è l’elegante fregio in terracotta che, nel percorrere le due facciate del palazzo, ne alleggerisce la severa struttura, animata solo dalle lunette, che incorniciano alcune finestre. Lo splendido portale in marmo, è opera invece dello scultore lombardo Giovan Pietro da Rho, autore del portale di palazzo Stanga di Cremona, ora al Louvre. La sagoma del

portale riprende quella degli antichi archi di trionfo romani ed è ornata in alto da tre figure di guerrieri e sul fronte da un bassorilievo con putti reggenti lo stemma Landi, tolto per ordine ducale, da due medaglioni classici, includenti profili virili; le elaborate colonne a candelabra con motivi vegetali e con figure allegoriche: quelle maschili a destra con mani intrecciate La Concordia e l’Unione, quelle femminili a sinistra la Musica, la Poesia e la Pittura, che richiamano la raffinata cultura umanistica dei Landi.
Entrando attraverso il settecentesco atrio, si raggiunge il maestoso cortile con un quadriportico in arcate a pieno centro retto da colonne, che presenta sulle pareti una decorazione in cotto a medaglioni di cesari e di bucrani coerente con quella della facciata (da piacenzamusei.it).


