Castello di CALENDASCO (Piacenza)

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Il territorio piacentino è ricco di castelli, uno molto interessante proprio a pochi chilometri dalla città è quello di Calendasco, piccolo Comune alle porte di Piacenza. L’importanza del luogo, menzionata in un documento del 990, è dovuta alla vicinanza di uno dei guadi che consentiva di attraversare il fiume Po ai pellegrini della via Francigena in viaggio verso Roma.

“Struttura:

  • Il castello, “Castrum Calendaschi”, ha la configurazione classica dell'epoca, con una loggia d'accesso, e due grandissime sale con camino.

     

  • Si presenta come una poderosa struttura trapezoidale costruita in laterizio con merlature guelfe e circondato da fossato con tre accessi, due dei quali mostrano ancora gli incastri dei ponti levatoi oggi sostituiti da ponti in cotto.

  • L’ingresso principale, protetto da una grande torre cilindrica, conduce al cortile interno a doppio loggiato.

  • Affiancato al castello, di un secolo più antico, c'è il recetto, sempre con entrata protetta da ponte levatoio e pusterla, con ancora ben visibili gli scassi dei bolzoni.

  • Il recetto aveva una piccola torretta, posta sul lato nord-ovest, oggi completamente diroccata.

     

  • Sulla piazza sita dinanzi al recetto ed al castello vi è una imponente costruzione, che conteneva le scuderie.

Storia:

  • Nel 1187, Papa Urbano II conferma ai monaci di San Salvatore di Quartizzola la proprietà del luogo di Calendasco.

  • Nel XIII secolo, il castello di Calendasco è in comproprietà delle famiglie Pallastrelli e Scotti.

  • Nel 1346, il castello di Calendasco è distrutto dai fuoriusciti piacentini.

  • Nel 1372, l'esercito pontificio espugna Calendasco. Presidiato dai fazionari guelfi, il castello di Calendasco diviene uno dei capisaldi della resistenza antiviscontea.

  • Nel 1400, Filippo Maria Visconti, duca di Milano, assegna il castello di Calendasco alla famiglia Arcelli, che successivamente passerà ai Confalonieri, poi alla famiglia Visconti e di nuovo ai Confalonieri” (da preboggion.it)

     

Il castello, data l’importanza del porto sul Po, con passaggi notevoli di genti e merci, svolse preziose funzioni difensive di guardia armata e di riscossione di dazi. Secondo la documentazione oggi disponibile, la famiglia gentilizia che mantenne il feudo risiedendo nel maniero per il periodo più lungo furono i Confalonieri. Le carte notarili ci mostrano la loro presenza, tra alterne vicende, per quasi duecento anni tra i secoli XV e XVI.
Il castello è oggi in parte residenza privata ed in parte proprietà comunale.

 

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