Un ponte di guai (Volunteers)

Un ponte di guai (Volunteers) è un film del 1985 diretto da Nicholas Meyer, con protagonisti Tom Hanks e John Candy.
Trama
Lawrence Bourne III, il protagonista interpretato da un Tom Hanks prima maniera, è un giovanotto, con enormi debiti di gioco, un po'arrogante e snob.
Per sfuggire alle minacce dei suoi creditori si infila in un Corpo di Pace e viene spedito in un remoto villaggio thailandese.
Qui, insieme con l'ultraottimista Tom (John Candy) e la bella volontaria Beth, si trova a costruire un ponte.
Ma i comunisti asiatici rapiscono Tom (Candy) per fargli il lavaggio del cervello e schierarlo dalla loro parte...
Impressioni
Una commedia che vuol essere anche divertente e nello stesso tempo impegnata...
Nicholas Meyer è un regista che si è dedicato principalmente alla fantascienza (la sua opera, probabilmente, più famosa e controversa è il post-apocalittico "The Dai After".
In questo film vuole fare un'incursione nella commedia brillante e comica, ma non convince affatto...
I temi socio-politici affrontati sono molti:
il traffico di droga, il comunismo asiatico, lo spionaggio, il neo-colonialismo americano e le associazioni umanitarie che spesso fanno da copertura ad interessi tutt'altro che sociali ma bensì economici...
Quindi, sotto la facciata di commedia anni 80, il film si vuole prefiggere uno spirito critico ed analizzatore.
Pretesa un po' eccessiva...
La nota positiva sono le ambientazioni e scenografie da grande produzione nella giungla tailandese.
Hanks nel corso degli anni 80 prese parte ad una dozzina di commedie purtroppo non sempre riuscite...
"Un ponte di guai" è una di queste...
Come attore comico se la cavava discretamente, ma non è da paragonare agli altri ruoli drammatici che ha impersonato.

Qui interpreta un ricco figlio di papà, con la puzza sotto il naso, che fugge, come falso volontario con spirito altruista, in Thailandia.
Il motivo è però scappare a causa di un debito di gioco...
Lawrence (Hanks) cercherà di portare il consumismo ed il capitalismo tra le popolazioni indigene...ovviamente troverà solo se stesso.
Un film che vuole dare il messaggio di come il progresso occidentale non è per forza la soluzione migliore e certe cose stanno bene come sono.
Da segnalare la presenza del compianto John Candy, all'epoca una garanzia nelle commedie, aiuta ad aumentare le gag comiche, ma non riesce a risollevare l'impianto della pellicola.
La sceneggiatura mi è sembrata bucherellata e la regia impostata su uno strano montaggio in stile cartoon.
Da sottolineare come Rita Wilson, che qui interpreta la bella volontaria Beth, di cui Lawrence Bourne III (Tom Hanks) si innamorerà, qualche anno dopo diventerà veramente la moglie di Tom Hanks...
Nel complesso siamo di fronte ad una commediola un po' piatta con rari momenti di divertimento.
Anche le ambizioni di satira politica sono sulla solita retorica americana...