Hilario Durán: Francisco's Song

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

L'album Francisco's Song di Hilario Duran del genere Jazz instrument è stato pubblicato nel 1996 dalla Casa discografica: Justin Time Records

Titoli 1. Francisco's Song - 6:31 2. Medley Matamoros - 3:41 3. Lush Life - 6:07 4. For Emiliano (In Memory Of Emiliano Salvador) - 9:24 5. Esto Sí Tiene Que Ver (You Must See This) - 5:15 6. Giant Steps - 2:00 7. Confesión - 5:15 8. Tiembla Tierra - 5:37 9. Suavecito - 5:46 10. Conqueta Conquín (In Memory Of Evaristo Aparicio) - 4:29 11. Days Dreams - 5:21 12. Esperando La Carroza (Waiting For The Float) - 4:36 13. Hot House - 3:30

Musicisti Hilario Durán - piano Jane Bunnett - flute (tracks 1 and 5) and soprano saxophone (tracks 4, 12 and 13) Alain Caron - bass (tracks 1, 6, 8, 11 and 13) Sonny Greenwich - guitar (tracks 1, 7, 11 and 13)

Impressioni La musica di Hilario Durán bisogna si comprende appieno solo se si ripercorrono le tappe della della sua vita. Nato a L'Avana nel 1953, la sua vita si svolge all'interno di una famiglia molto musicale e cresce da una grande varietà di influenze. La nonna di Hilario suonava la chitarra, sua madre ha studiato pianoforte e suo padre, il signor Hilario Duran, suonava la chitarra e cantava in gioventù. La casa di Duran aveva una vasta collezione di tutti i tipi di musica tra cui classica, jazz e musica popolare. Dalla tenera età di otto anni inizia a a suonare il pianoforte a orecchio e vi rimane seduto per ore, come se fosse un giocattolo. Alla fine degli anni sessanta, Omara Portuondo si trasferisce a vivere vicino alla casa di Hilario Duran e si accorge, ascoltandolo, del suo naturale talento. Da qui Hilario inizia a frequentare lezioni private di pianoforte con diversi insegnanti, tra cui Caridad Mezquida, zia del grande chitarrista cubano Leo Brower. Nel 1968 inizia a studiare musica al Conservatorio Amadeo Roldan, guidato dal professor Andrea Mesa. In questo periodo si appasiona al jazz ascoltando con interesse le registrazioni di Stan Kenton, Dizzy Gillespie, Charles Lloyd, Keith Jarrett, Chucho Valdés e anche artisti dell'Europa orientale e da Russia, Cecoslovacchia, Germania e Polonia. Nel 1970 svolge il servizio militare obbligatorio e suona il clarinetto nella banda di Stato Maggiore dell'Esercito. Ciò gli ha da l'opportunità di lavorare con musicisti come Jorge Reyes, Elpidio Chapotin, Carlos del Puerto e Ignacio Berroa. Nel 1973, inizia a lavorare come musicista professionista con "Los Papa Cun-Cun" sostituendo il grande pianista Freddy Go nzález de la Maza. A metà degli anni settanta, la sua carriera prende una nuova importante direzione quando Chucho Valdes decide di formare la sua leggendaria Irakere e lo chiama per la sua sostituzione nell' Orchestra Cubana di Musica Moderna. Da questo momento, guidato da German Piferrer, comincia a scoprire nuovi territori musicali, introducendosi nel mondo intricato delle Big Band. Con l'Orquesta Cubana de Musica Moderna, Hilario impara a lavorare con grandi musicisti tra cui Guillermo Barreto, El Chino Lam, Braulio Hernandez, Adalberto Lara "Trompetica" e el Guajiro Mirabal. Questa orchestra gli da l'opportunità di viaggiare e di esibirsi al festival ed eventi in Europa orientale e in tutta Cuba. L'orquesta Cubana de Musica Moderna gli offre anche l'opportunità di imparare orchestrazione, lavorando con punteggi e arrangiamenti di musicisti del calibro di Rafael Somavilla, Armando Romeo e German Pifferrer. E' tra i fondatori della Orquesta “Todos Estrellas” con cui accompagna Oscar D'Leon al Festival di Varadero. Ha lavorato negli studi di registrazione di EGREM, prima come pianista e poi come arrangiatore e compositore con artisti come Omara Portuondo, Miriam Ramos, Amaury Pérez, Donato Poveda, Silvio Rodriguez e Beatriz Márquez, solo per citarne alcuni. Nel 1981, Arturo Sandoval crea la sua band e invita Hilario a far parte di questo gruppo come pianista e arrangiatore e musicale.

Insieme a Sandoval partecipa a diversi festival in tutto il mondo e ha l'opportunità di condividere il palco con il grande Dizzy Gillespie e con Michel Legrand. Nel 1987, Hilario Durán realizza il suo primo viaggio in Canada esibendosi al Teatro spettro nell'ambito del Montreal International Jazz Festival. Tre anni più tardi, nel 1990, con sorpresa di tutti, Arturo Sandoval si stabilisce negli Stati Uniti. Durán decide allora di iniziare un nuovo lavoro musicale con i membri della Band rimasti a Cuba. Con questo gruppo, denominato Perspectiva fa presentazioni in Europa e Sud America e registra due importanti album negli studi EGREM, dal titolo “Tiembla Tierra” e “Buscando Cuerdas”. Il 1990 segnato un decennio di Hilario grandi cambiamenti nella sua vita. Il batterista Guillermo Barretto, con cui Hilario ha lavorato per diversi anni nella Orquesta Cubana de Musica Moderna, le presenta la famosa flautista e sassofonista Jane Bunnett che lo invita a partecipare al suo prossimo lavoro, "Spirits of Havana" con Gonzalo Rubalcaba, Frank Emilio Flynn, Yoruba Andabo e la cantante Merceditas Valdes. Hilario lavora con Jane Bunnett e il progetto Spirits of Havana come pianista, arrangiatore e direttore musicale, esibendosi in numerosi festival in Nord America e in Europa per circa tre anni. Subito dopo Jane Bunnett e suo marito, il trombettista Larry Cramer, producono per Hilario Duran tre album con l'etichetta discografica Justin Time, vale a dire: “Francisco’s Song” (1996), "Killer Tumbao" (1997) e "Havana Nocturna" (1999). Questo album è proprio il primo della trilogia realizzato con il supporto della musicista Jane Bunnett. La migliore descrizione la trovianmo nelle parole di Hilario nelle note di copertina dell'album: "Vorrei ringraziare Jane Bunnett e Larry Cramer per il grande sostegno e tutto il loro aiutoche mi hanno dato nel rendere possibile questa registrazione. I miei ringraziamenti a Jim West che si è unito an questo progetto. Grazie a Sarah Bunnett-Gibson per la sua pazienza e dedizione, a Thompson Highway per avermi permesso di usare il suo pianoforte con generosità e a Chucho Valdés per il sostegno e aiuto in tutta la mia carriera professionale. Un grazie anche ad Alain Caron per l'offerta di tutto il suo talento in questo disco. Inoltre a Sonny Greenwich per la possibilità di lavorare insieme e a Denis Cadieux e Ian Terry per la loro grande comprensione musicale Dedico questo album alla memoria di Emiliano Salvador e a tutti i pianisti e musicisti di Cuba per la loro grande capacità di mantenere le loro radici in tutto il mondo " Ascoltando alcuni di questi brani si coglie l'impressionante maestria di Hilario al piano che libera una strepitosa cascata di note che coinvolge in maniera superlativa. Inoltre il suono si Duran attinge in maniera evidente alle native tradizione cubane e non manca di una forte componente classica. Le note si sviluppano in maniera liquida e il suo virtuosismo, a mio avviso, rappresenta una sonorità completa con selezioni anche meditative.

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