Colosseo. Anfiteatro Flavio, Roma

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Il Colosseo è l’espressione più alta della Roma imperiale. Mi fa ritornare alla mente la grandiosità della Roma dei Cesari, la “Roma caput mundi", la metropoli dell’antichità. Duemila anni fa questo era il centro del mondo, chi qui arrivava rimaneva strabiliato dinanzi a tanto splendore e imponenza. La grandezza di Roma per quel tempo mi fa ricordare la famosa canzone di Jovanotti "L’ombelico del mondo “ che così recita:

"questo è l'ombelico del mondo è qui che nasce l'energia
centro nevralgico dell'universo da qui che parte ogni nuova via
dalle province del grande impero sento una voce che si sta alzando
questo è l'ombelico del mondo e noi stiamo già ballando
questo è l'ombelico del mondo."

Il Colosseo era una delle espressioni massime di questa centralità di Roma. Il Colosseo si presentava, in quel periodo, bianchissimo, ricoperto completamente di lastre di marmo bianco.
La sua visione doveva essere veramente qualcosa di speciale, La brillantezza, la preziosità del marno lo rendeva una struttura eccezionale, da lasciarci gli occhi ...
Poteva contenere fino a settantamila spettatori. Quello che oggi noi vediamo è solo una parte di quello che c’era nell’antichità, potremmo dire solo lo scheletro; infatti mancano i tre quinti della cinta muraria. Era un anfiteatro di superba bellezza che cantava e celebrava la potenza del grande impero. Entrare in questo antico stadio significava vivere un esperienza di visione perfetta dello spettacolo da ogni posizione, infatti grazie alla pendenza delle gradinate era garantita una visuale completa da ogni parte. Una notizia interessante che ho preso da "ItalyGuides.it" è che il Colosseo, grazie ad una ingegnosa copertura chiamata “Velarium", garantiva agli spettatori anche un efficiente protezione dal sole. Si trattava di un enorme telone di lino appeso con un sistema di funi, argani e pali di legno che cingevano la sommità del muro esterno. Per la movimentazione di questo gigantesco telone erano impegnati più di cento marinai della flotta imperiale, che si muovevano in perfetta sincronia a suon di tamburo. Nella sua storia subì un lungo periodo di abbandono e disuso, dopo il VI secolo fu usato da confraternite, ospedali, eremiti, anche un cimitero . Insomma un po’ di tutto.
Papa Benedetto XIV lo salvò dalla distruzione dichiarandolo monumento sacro e dedicandolo alla Passione di Cristo. Venne così collocata una grande croce simbolo di dolore e martirio.
Ancora oggi questa croce è il punto di partenza della famosa Via Crucis, guidata dal Papa, del venerdì santo. La struttura che noi oggi vediamo però ci dà l’idea della maestosità e l’armonia che aveva in origine questo monumento. La serie di archi mi trasmette un senso di continuità, emanando una piacevole estetica. Tutto questo mi fa cogliere e comprendere le grandi capacità degli architetti romani. Un’opera di grande maestria realizzata in tempi tanto lontani!
Infatti le costruzioni romane sono famose in tutto il mondo per la loro solidità e per la loro genialità. L’architettura del Colosseo è materia di studio di diversi esperti del settore, è una struttura complessa e articolata, solida e armoniosa. L'edificio poggia su una piattaforma in travertino sopraelevata rispetto all'area circostante.
Questo fa intravedere le profonde fondazioni con le gallerie sotterranee che erano utilizzate per gli spettacoli. Una complessità di struttura che racchiude la laboriosità di questa costruzione. Il monumento, definito una delle sette meraviglie del mondo moderno, è una tra le più grandi attrazioni del cosmo, folle di turisti arrivano da tutte le parti. Qui si può dire di respirare veramente l’atmosfera e il fascino della Roma imperiale, si ripercorrono i fasti di una grande potenza.

 

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D
Bella descrizione non sapevo del Velarium
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