EVANGELII GAUDIUM - Papa Francesco

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Siamo di fronte alla prima Esortazione Apostolica di Papa Francesco pubblicata il 24 novembre del 2013.
Si tratta del manifesto programmatico del pensiero di Bergoglio dove emergono i temi a lui più cari come:
la Chiesa in uscita, le sfide del mondo, l’inclusione dei poveri, la pace e il dialogo sociale.
L’immagine di Chiesa del Papa si coglie chiaramente in queste sue considerazioni dove, per la comunità ecclesiale, sogna: “una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione”. (n 27)
Quindi un atteggiamento non più di chiusura o arroccamento su proprie posizioni, ma decisamente più aperto con l’invito ad andare fuori partendo dalle periferie.
Un’altra espressione dell’Esortazione, ormai divenuta emblematica, è dove afferma che “l’economia uccide”.
“Così come il comandamento “non uccidere” - secondo Papa Francesco - pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della inequità”. Questa economia uccide. 
Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è esclusione”. (n 53)
A dire del Pontefice non dobbiamo quindi essere soggiogati dai “meccanismi sacralizzati del sistema economico imperante”. (n 54)
La strada che il mondo deve intraprendere è, per Papa Bergoglio, dire “no ad un denaro che governa invece di servire” e “no all’inequità che genera violenza”.
Infine emerge l’invito ai fedeli ad agire vincendo la “psicologia della tomba, che poco a poco trasforma i cristiani in mummie da museo”. (n 83)
Per cui Papa Francesco nelle sue parole grida a gran voce di annunciare la gioia del Vangelo.
“È salutare ricordarsi dei primi cristiani e di tanti fratelli lungo la storia che furono pieni di gioia, ricolmi di coraggio, instancabili nell’annuncio e capaci di una grande resistenza attiva”. (n 263)

 

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