TITO PUENTE: Pare Cochero

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

TITO PUENTE: Pare Cochero

L'album Pare Cochero di Tito Puente di musica latina, pubblicato nel 2004, è uscito nel 2009 per la Casa disco grafica Caney.

Titoli
1.: Pare Cochero
2.: Coco Seco
3.: La Guira
4.: Este Tumbao
5.: Espinita
6.: Mambo Suavecito
7.: Bambaram Bam Bam
8.: Cuidado Con La Mano
9.: Penjamo
10.: El Rey del Timbal
11.: Esto Es Coco
12.: Camina Camaron
13.: Preludio de Amor
14.: Tatalibaba
15.: Cha-Cha Mambo
16.: Picao y Tostao
17.: Mangue
18.: Hot Tomales (Olga La Tamalera)


Impressioni
Siamo di fronte al grande Tito Puente che , per la sua calda maniera di interpretare la musica, i suoi numerosi tour e la presenza nei mass media mondiali, è stato il simbolo più amato del Jazz latino.
Oltre a questo, Puente riuscito a mantenere la sua musica straordinariamente fresca nel corso dei decenni.
Come grande virtuoso nelle percussioni e timballi, ha unito la padronanza su ogni sfumatura ritmica con spettacolarità del vecchio stile e la dinamicità di assoli d'avanguardia.
Siamo di fronte ad un musicista di eccellente formazione, infatti è stato anche un vibrafonista lirico, un arrangiatore di talento e ha suonato, con maestria, oltre ai timballi, piano, congas, bongos e sassofono.
Il suo successo e la sua fama continuano ancora oggi ad attraversare tutte le età e i gruppi etnici.
Aiutato, in questo, senza dubbio, dal suo best-seller "Oye Como Va", portato alle stelle da Santana, da numerose apparizioni su The Cosby Show nel 1980 e dal film "Il re del mambo" del 1992.
La sua marca di salsa classica è generalmente priva di contaminazioni e irradia una gioiosa atmosfera di festa allegra e ballabile.
La sua famiglia portoricana gli ha dato l'impostazione musicale.
All'età di 13 anni, ha iniziato a lavorare nella big band di Ramon Olivero come batterista, e in seguito ha studiato composizione, orchestrazione e pianoforte alla Juilliard e la New York School of Music.
La sua carriera cominciò con la banda di Jose Curbelo nel dicembre del 1939.
Nel dicembre del 1942 entra a far parte dell'Orchestra di Machito, di cui ha subito la potente influenza, e di Billy Strayhorn
E' stato poi percussionista per i Jack Cole dancers.
Nel 1979 ha vinto il 1° Grammy Award per l'album Homenaje a Beny.
Altri premi: 1983 On Broadway, 1985 Mambo Diabro, 1985 Gosa Mi Timbal, 2000 Mambo Birdland.
Ha inoltre ricevuto la medaglia Smithsoniana del bicentenario.
Nel 1997 è stato omaggiato dal presidente statunitense Bill Clinton.
Pochi mesi dopo aver accettato il suo quinto Grammy Award, è morto a New York nel 2000.
La musica che sprigiona questa compilation è veramente frizzante e superlativa.
La convivenza dell’anima ispanica e del gusto per lo swing, ha fatto di Tito un drummer veramente innovativo, degno di essere considerato il musicista per eccellenza che ha rivoluzionato i canoni della musica afro-cubana, mantenendo viva l’anima originaria.
In questa raccolta si esperimenta la grande maestria di Tito che è stato tra i primi ad utilizzare nella musica latinoamericana la combinazione di timbales, cassa e piatti per riprodurre le figure ritmiche tipiche delle Big Band, spesso senza avvalersi delle altre percussioni (bongos e congas principalmente ) tipiche della musica cubana.
L'uso delle percussioni è uno dei leitmotiv delle sonorità di Tito che, secondo il suo pensiero, aveva rappresentato nella cultura delle popolazioni africane uno strumento di comunicazione tra gli uomini e tra questi e le divinità.
Inoltre, sempre a suo avviso, queste volevano esprimere quanto ancora era rimasto dello spirito dei progenitori africani nella musica latinoamericana.
I pezzi, a partire da Pare Cochero, sono tutti frizzanti e allegri.
Il ritmo incessante e dinamico invita a muoversi e procura buonumore.
Questa raccolta, come tutto il suo imponente lavoro discografico, stanno a testimoniare il talento e l'amore per la musica di Tito musicista dalle umili origini:
un ragazzino portoricano, nato in un quartiere povero di New York, che un giorno è diventato “The King of Latin Music”!

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