Pérez Prado: Voodoo Suite

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

L'album Voodoo Suite/Exotic Suite of the America di Pérez Prado, di Mambo latino, è stata pubblicata nel 1990 dalla Casa discografica: Bear Family Records.

Titoli
1.: The Voodoo Suite (Afro Cuban Jazz Suite) - Rogers, Shorty
2.: St. James Infirmary
3.: In the Mood
4.: I Can't Get Started
5.: Jumping at the Woodside
6.: Stompin' at the Savoy
7.: Music Makers
8.: Exotic Suite of the Americans
9.: Midnight in Jamaica
10.: Mama Yo Quiero
11.: Son of a Gun
12.: Jacqueline and Caroline
13.: El Relicario
14.: I Could Have Danced All Night

Impressioni
Universalmente conosciuto come il re del Mambo, Perez Prado, di origini cubane, è stato il musicista più importante del genere e ha saputo dare uno slancio al successo del ballo latino. La creazione effettiva dello stile Mambo a lui attribuita è un po' contestata, ma, al di la di tutto, ha sviluppato quel luminoso stile oscillante con appeal enorme per ballerini di tutte le provenienze e le classi. Prado con la sua musica unica e speciale con le trombe scintillanti, il sax ondulato da contrappunto, le atmosfere di organo e le idee armoniche prese in prestito da jazz, ha realizzato uno stile tutto suo. I suoi arrangiamenti, con strette percussioni, densi e fortemente concentrati, mantenendo le sincopi sottostanti, erano facili da seguire per i ballerini. Prado suonava il pianoforte, ma è stato sempre al centro del palco mediante la sua forte presenza scenica con i suoi salti, calci, balli e urlati di grande coinvolgimento. Nel suo progetto musicale, Prado ha portato il Mambo in tutto il mondo ispirando innumerevoli imitatori e segnando due singoli al numero uno nelle classifiche pop. E' stato una star per tutti gli anni '50 in America e nella maggior parte dell'emisfero occidentale. Anche se negli anni successivi la sua popolarità è diminuita, è rimasto ugualmente una figura ampiamente riconosciuta in molti paesi latini, in particolare la sua patria adottiva del Messico. Nell'apice del suo successo a metà degli anni cinquanta è arrivato questo album che è una delle composizioni più ambiziose di Perez. The Voodoo Suite è veramente un tentativo di poema sinfonico impressionista per Afro-Cuban

big band che incorpora elementi di jazz e di exotica. Grande aiuto ed elemento di spicco in questa opera è il grande trombettista jazz Shorty Rogers. La Suite, composta da Prado, è stata registrata nel 1954 con una Band di 22 elementi Si tratta di una musica interessante che offre spazio per molti assoli e cambi di tempo, in ultima analisi, si può definire come un classico del genere jazz afro-cubano. La suite, della durata di 23 minuti, inizia con percussioni e vocalità africane molto suggestive. Al centro della composizione si sviluppano i cori che ripetono la frase del solista nello tradizionale stile africano. Le percussioni continuano sempre con un ritmo incalzante. Nell'ultima parte arrivano i fiati a fare parte del leone e si ritorna nello stile più consono a Pérez che quello del Mambo influenzato dal Jazz e dallo stile Afro Cuban. Nel finale ancora le sonorità più legate al ritmo delle percussioni africane con però lo squillo di trombe di puro jazz. Evidentemente Prado era molto entusiasta del progetto e si precipitò in avanti con grande slancio. Però una certa critica lo ha definito troppo esagerato, perché una maggiore pianificazione e prove ulteriori lo avrebbe reso migliore. All'ombra di "Voodoo Suite, si ascoltano anche gli altri brani di indubbio valore tra cui emerge "St. James Infirmary".

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