Artisti vari: 50 YEARS OF REVOLUTION

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

Siamo di fronte ad una splendida raccolta celebrativa di musica cubana registrata nel 2009

Titoli  1-1 La Declaration De Habana 1-2 Jarro Da Saudade 1-3 Oye Mi Ritmo 1-4 Carnaval (Voce Nao Quer Nem Eu Djalma Ferreira) 1-5 Profecia 1-6 Otro Coco 1-7 Nosotros Los Hombres 1-8 Tumba-le-le 1-9 Como Usted 1-10 Totiri Mundachi 1-11 Concerto De Outono 1-12 Se Todos Fossem Iguais a Voce 1-13 Saudades Da Bahia 1-14 El Yoyo 1-15 Batanga No. 4 1-16 No Se Que Voy 1-17 Foi a Noite (Cuarteto D'Aida) 1-18 Ya No Me Quieres 1-19 Noa Diga Noa 1-20 A Word from Our Sponsor

Impressioni -   Uscita 50 anni dopo che Fidel Castro è salito al potere a Cuba, questa raccolta può aprire e chiudere con brani tratti dal suo discorso di insediamento. Nonostante l'intento celebrativo non è proprio un testamento del suo lungo regime, ma un monumento alla musica che era popolare nel paese già prima di lui. Le note di copertina risentono però un po' troppo della celebrazione di Castro e della sua politica e parlano meno della musica che contiene la compilation. I brani musicali sono tutti della fine degli anni 50 e le 18 tracce sono state prese da rari pressings cubani. Andando oltre la documentazione un po' striminzita e fastidiosa, i suoni stessi sono abbastanza tonificanti, riflettono un momento in cui l'influenza del pop e del jazz americano ha avuto grande influsso sui suoni dell'isola. Ma il materiale è lontano dallo stile imitativo; quelle influenze pop e jazz sono assorbite nella sensibilità latina che è distintamente cubana e produce una musica con una miscela esplosiva e grintosa tutta sua. Da sottolineare alcune delle combinazioni soprattutto quella di Djalma Ferreira che utilizza un organo spettrale di cori d'insieme su "Carnaval - Mulata Assanhada - Voce Nao Quer Nem Eu". In una vena più semplice, si ha l'effervescente swing band del grande Turma de Gafieira; le vivaci Andrews Sisters-ish nell'armonizzazione del Cuarteto d'Aida, impostato su ritmi Cha-Cha; e Justi Barreto, che consegna un inebriante e un po 'sornione' jazz cubano. Il denominatore comune è che non c'è gioia di vivere, slancio, o qualsiasi altra cosa che si desidera chiamare vivace, se non nel mondo della musica cubana.

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