Antonio Machín: Ese Soy Yo

Pubblicato il da ricarolricecitocororo - il mio canto libero

L'album Ese Soy Yo di Antonio Machín, di genere bolero latino, è uscito nel 2009 per la casa Discografica Alma Records, Alma Latina

Titoli - 1.: Ese Soy Yo 2.: Que No Se Enfrie 3.: Plazos Traicioneros 4.: Piensa Bien lo Que Me Dices 5.: Ya No Puedo Creerlo 6.: Asi Paso La Semana 7.: Miseria 8.: Primavera en Rio 9.: Tu Veras 10.: Satisfaccion 11.: Loco 12.: Y Mucho Mas 13.: El Pedacito 14.: Dame Tu 15.: No, No Puede Ser Verdad 16.: Infamia 17.: Isla del Caribe 18.: Quien Sino Tu?, Quien Sino Tu 19.: Copla Guajira 20.: Himno al Amor

Cuba e Spagna nella vita di Antonio Machin-  "Solo la morte è riuscita a toglierlo dai palcoscenici, l'età non ha limitato le sue doti canore e la capacità di lavoro. La sua popolarità si è mantenuta viva fino alla fine". Così scrive il suo biografo José Luis Pérez Machado. Nonostante la sua età avanzata riempiva teatri e gli piovevano contratti per i concerti più prestigiosi e per spazi di grande popolarità nelle radio e televisioni. Il 7 giugno 1977, in un suo recital in un teatro dell'Andalusia, prima dell'ultima canzone, fu colto da un malore. Da questo momento la sua salute si aggravò e due mesi più tardi il 4 agosto si è spento a Siviglia Dopo la sua morte, la sua fama e il suo successo non sono diminuiti. A lui sono stati dedicati molti eventi musicali. Un tributo formidabile è stato quello al Palazzo dello Sport di Barcellona, nel concerto in cui Joan Manuel Serrat, Moncho, Peret e Jaime Sisa, tra gli altri cantanti, hanno interpretato davanti a più di quattromila spettatori, i brani più rappresentativi del repertorio cubano. Il ricavato della manifestazione è andato a erigere un monumento ad Antonio Machin nel cimitero di Siviglia. Una lapide di marmo, dove si legge il suo nome, copre la tomba e su di essa, si ammira l'immagine del cantante. Al di sopra si alza la figura di una angelo, l'ispiratore di una delle sue famose composizioni. Quando gli artisti cubani provenienti dall'isola visitano Siviglia al cimitero di San Fernando cantano dei Son e bolero accanto alla tomba di Machin e versano brandy come un segno di omaggio fraterno ad un esponente fondamentale della musica cubana. Ma chi è José Luis Pérez Machado? Nato a Sagua la Grande, nella ex provincia di Las Villas, il 17 gennaio 1903, da madre cubana e padre spagnolo. Secondo Alejo Carpentier, la musica cubana ha trovato in Machin un interprete coscienzioso e competente che ha saputo fondere una rumba trepidante e dinamica con temi e soggetti pieni di nostalgia. Carpentier dice alla fine: "Pieno di gravità e dell'unzione, interpreta le melodie tropicali, con eloquenza irresistibile. La prova del suo talento è che ha convinto, senza difficoltà, due pubblici diversi come l'inglese e il francese. " Nel 1924 è già a L'Avana, dove fa il duetto con Miguel Zaballa ed entra a far parte del trio Luna e poi del septeto Agabama. Entra nel 1926 nell'orchestra di Don Azpiazu, con la quale nel 1930 si reca a New York dove ha registrato la sua prima versione di El Manisero di Mosè Simons, uno dei primi successi internazionali della musica cubana che è diventato popolare negli Stati Uniti. Il coraggioso Antonio, nato in un ambiente modesto, è stato il primo nero a cantare nel lussuoso Casinò Nazionale... La sua voce e la sua presenza fisica cantando El Manisero sono stati decisivi a New York. E' del 1935 il suo tour in Europa dove inizia una carriera vertiginosa. A Londra ha convinto il pubblico con la sua interpretazione di "Lamento esclavo" di Eliseo Grenet. Nel mese di aprile 1939, cinque mesi prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, si trasferisce in Spagna. Con l'orchestra Los Miura de Sobré, con la quale è rimasto fino al 1946, ha registrato Angelitos Negros, con la lettera di Andrés Eloy Blanco e le musiche di Manuel Álvarez Maciste, uno dei suoi più grandi successi. Migliaia di dischi venduti e cantanti famosi hanno fatto le loro versioni. Angelitos Negros è diventato un cult e ha reso Antonio un idolo della musica latina e gli ha meritato il sopranome di "El divo de la canción". Machin in quei giorni così si è espresso: "Io baso il mio successo su due pilastri: i buoni testi delle mie canzoni e il modo con cui li esprimo. Tutti li capiscono e vibrano con loro ... Un curato di campagna in Argentina ha fatto dipingere, nella sua chiesa, degli angeli scuri di carnagione dopo aver ascoltato Angelitos Negros". I Trionfi sui susseguono nei teatri spagnoli. Machin partecipa anche a molti film dove interpreta le sue canzoni . Non mancano poi le sue colonne sonore in decine di film spagnoli. E' autore di circa un centinaio di canzoni. E' stato detto che era il cantante preferito di Generalissimo Francisco Franco. Dice il suo biografo Jose Luis Perez Machado che Machin era un coltivatore della canzone romantica e la sua arte non era in rottura con il regime di Franco, ma cercava pure di responsabilizzare. Nel suo repertorio ci sono pezzi di contenuto sociale come Negrito de qué, Tabù, Del mismo color e Angelitos negros che denunciano "vecchie sequenze razziali" Tuttavia, questo cantante mulatto e per di più straniero non è stato censurato nè limitato dal progetto culturale spagnolo. Era arrivato in Spagna prima della fine della guerra civile e aveva condiviso con gli spagnoli gli anni di fame in un paese dilaniato dalla guerra, divorati da incertezza e asfissiati dal blocco economico. Perez Machado scrive: "A quanto pare, Machin è stato uno dei " capricci "di Franco, perché la sua proposta artistica ha potuto coesistere e sopravvivere ai 39 anni di dittatura. Il suo allegro repertorio di amore intimo e felice non molestò il dittatore, che invece fece scomparire centinaia di artisti del panorama culturale iberico. Machin era rifugio spirituale per l'abbattimento degli spagnoli, perché cantava l'amore, la speranza, la fede, e anche l'uguaglianza, la sincerità e la lealtà E' stato, nelle parole di molti, un barlume di luce e di sollievo in mezzo alle sofferenze, ai lutti e ai dolori.. L'aggancio con Cuba è rimasto nelle sue canzoni. Di Isolina Carrillo ha interpretato Dos gardenias; Osvaldo Farres, Madrecita e Tres palabras; Julio Brito, Mira que eres linda ... Altri compositori cubani presenti nel repertorio di Machin sono Juan Arrondo, Luis Marquetti, René Marquez, Orlando de la Rosa, Adolfo Guzman Ignacio Pineiro, Leopoldo Ulloa e Margarita Lecuona, di cui ha interpretato le splendide canzoni con la sua voce morbida e carezzevole, fatte di zucchero e di mare. E 'stato lui che ha introdotto il cha-cha in Spagna. Nel 1943 si sposa in Spagna e li nasce la sua unica figlia. Un uomo con due patrie cosi si definiva: «el más español de los cubanos y el más cubano de los españoles» Nel 1972 ha ribadito ai giornalisti la sua cittadinanza cubana, quando nessuno se l'aspettava, si è presentato al Padiglione Cuba del Salone Internazionale di Barcellona ed è stato presentato con il duo Los Compadres. Un anno dopo ha condiviso il palco con una delegazione artistica cubana, in tour spagnolo, formata da Pacho Alonso e la sua orchestra Los Papines e la cantante Ela Calvo. Nel febbraio 1977, poco prima di morire, si è recato a Barcellona per socializzare con Carlos Puebla. Machin ha detto che nessuno gli aveva insegnato a cantare. La sua Musica è sempre stata cubana e ha lasciato in Spagna un immagine artistica duratura. Di lui ha detto il famoso regista spagnolo Pedro Almodovar: "È stato lui che mi ha messo il bolero nel sangue." Anche in questo album la voce soave e dolce di Antonio si libera con canzoni di grande sentimento. Il brano che da il nome all'album "Ese soy Yo", è un pezzo di grande intensità: "Te lo diran las estrellas La luna el cielo y el mar... Ese soy yo..." Sono le parole dell'innamorato che pronunzia il nome dell'amata con trepidazione. Un bolero romantico e appassionato dove si esalta l'amore struggente di chi rinuncia a tutto per l'amore Anche "Himno a l'amor" descrive la magnificenza dell'amore in tutti i suoi aspetti con una descrizione crepuscolare e colma di immagini poetiche. Nel complesso siamo di fronte ad un album di rilievo che ci può aiutare a entrare nel vivo del bolero cubano, un genere meraviglioso da conoscere meglio.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post